by Editore | 11 Gennaio 2012 7:43
E per una volta il pronostico della vigilia è stato rispettato: il nuovo numero uno della Bpm sarà Piero Montani, cooptato al posto del dimissionario Claudio De Conto con 16 voti a favore su 18 (assente un consigliere di sorveglianza, forse Ulrich Weiss). Formalmente, ora ha la nomina a consigliere, le deleghe da capo azienda Montani le riceverà dal consiglio di gestione.
Ancora incerta la posizione del direttore generale attuale, Enzo Chiesa: la sua permanenza dipenderà , probabilmente, dal tipo di deleghe che gli verranno affidate, nell’ambito della riorganizzazione della banca. Impresa non facile, come dimostra il processo che ha portato alla nomina di Montani, fortemente sponsorizzata dal socio-manager Andrea Bonomi e quasi altrettanto nettamente avversata dai rappresentanti degli Amici. Chi ha vissuto la lunghissima giornata a Piazza Meda, nella sede della banca, descrive febbrili attività di mediazione fino all’ultimo minuto, portate avanti da alcuni esponenti “storici” dell’associazione Amici, anche se non più in carica, con l’obiettivo di perorare una soluzione “interna” (nel senso di interna al consiglio di gestione) al posto di Montani. I più gettonati, in questa ipotesi, erano Davide Croff e Claudio De Conto (che, peraltro, era stato il primo a mettere sul piatto le sue dimissioni dal consiglio, per par posto al nuovo ad). Insomma, la trattativa è stata fino all’ultimo serrata e dai toni accesi.
Il nuovo Statuto della banca prevede che i membri del consiglio di gestione siano nominati dal consiglio di sorveglianza, dopo alcuni passaggi nei comitati consiliari. Il quorum da raggiungere nelle prime due votazioni è di 14 voti favorevoli su 19 membri del cds
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