Malacalza non rilancia ma contesta il San Raffaele è in mano a Rotelli

by Editore | 11 Gennaio 2012 7:35

Loading

MILANO – Le mani di Rotelli sul San Raffaele. Il gruppo che fa capo all’imprenditore della sanità  ha ottenuto l’esclusiva per acquistare l’ospedale fondato da Don Luigi Verzé. La sua proposta da 405 milioni non è stata pareggiata dalla cordata concorrente, composta dallo Ior e dalla famiglia Malacalza. Il consiglio della Fondazione San Raffaele, saldamente in mano proprio agli esponenti della banca del Vaticano, ha già  giudicato adeguata l’offerta anche se nelle ultime ore Malacalza ha inviato una lettera al cda contestando i termini dell’offerta di Rotelli. Ora la parola passerà  ai creditori che il prossimo 23 gennaio si riuniranno per valutare il piano di rilancio del gruppo ospedaliero e votarlo. Con il sì della maggioranza, il piano verrebbe omologato.
Fino a quella data rimane ovviamente aperta la porta per una ulteriore proposta, ma a questo punto è difficile che qualcun altro si avventuri nel tentativo di risollevare il San Raffaele schiacciato da 1,5 miliardi di debiti. Nei prossimi giorni, il gruppo Rotelli dovrà  mettere a disposizione della Fondazione i 405 milioni promessi, dopo di che gli asset dell’ospedale insieme con 350 milioni di debiti, costituiti dal Tfr maturato dai dipendenti e dai mutui immobiliari, passeranno al gruppo Rotelli insieme con il controllo della Newco, la nuova società  che controllerà  il San Raffaele. Nel frattempo, verranno avviate la cessione degli altri asset, come gli alberghi e gli immobili, e con l’ulteriore liquidità  raccolta si provvederà  a risarcire i crediti. Con la nuova iniezione di 155 milioni di euro di Rotelli (rispetto alla prima offerta di 300 milioni) il rimborso dovrebbe aggirarsi tra il 65 e l’80%. L’innalzamento del risarcimento è stato reso possibile grazie alla decisione dei giudici milanesi, Filippo Lamanna, Roberto Fontana e Filippo D’Aquino che fin dall’inizio non hanno accettato il concordato con trasferimento diretto degli asset, ma hanno imposto la gara tra i migliori offerenti. 
Già  la prossima settimana il consiglio della Fondazione potrebbe presentare le proprie dimissioni. «Lunedì prossimo rappresenteremo la situazione al giudice – ha detto Profiti – e concorderemo con lui la soluzione migliore. È un problema che riguarda commissari e giudici. Qualora sia opportuno offriamo la nostra disponibilità  a lavorare per un periodo di transizione». Sullo sfondo resta la questione dell’Università , per la quale si era speso più volte il presidente della facoltà  di medicina ed ex consigliere della Fondazione, Massimo Clementi. A lui è legato il misterioso intervento della charity internazionale, la Fondazione Vitruvius: «L’interesse della charity – ha detto Clementi – non è venuto meno almeno per quel che riguarda il sostegno all’Università ». Per il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, più volte citato nell’inchiesta penale per i suoi legami con un fornitore del San Raffaele, ora si apre una «fase nuova».

Post Views: 181

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2012/01/malacalza-non-rilancia-ma-contesta-il-san-raffaele-e-in-mano-a-rotelli/