L’ira di Cortina per il «blitz» di fine anno: controlli fiscali con 80 agenti

by Editore | 3 Gennaio 2012 8:23

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Al centro dell’operazione, raccontata dal Corriere del Veneto, la lotta all’evasione fiscale là  dove il lusso più si concretizza in ville, Suv, gioielli e pellicce. Un blitz che indubbiamente ha un valore emblematico, per stanare i «furbetti» che agiscono irregolarmente frodando il fisco e che ha preso di mira decine di alberghi, negozi, gioiellerie. Con gli ispettori impegnati dalle prime ore del mattino fino a notte fonda tra il 30 dicembre e San Silvestro. Con un incrociarsi di dati che inevitabilmente coinvolgono anche il bel mondo in vacanza all’ombra delle Tofane. Cortina si sa è un campione altamente rappresentativo di quella ricchezza che permette ville lussuose e appartamenti costosissimi, vacanze da sogno, ristoranti di gran classe, Suv e fuoriserie, spesso parcheggiati a casaccio, schiere di collaboratori domestici e autisti personali. Il denaro che circola è tanto e all’Agenzia delle Entrate (a Cortina è in vacanza proprio in questi giorni il suo direttore Attilio Befera, anche presidente di Equitalia) lo sanno benissimo. Gli ispettori hanno passato al setaccio i più noti alberghi della Conca. «Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo la mezzanotte, ho firmato il verbale che ero già  in camicia da notte — dice inviperita un’albergatrice di un noto hotel del centro — un blitz del genere in queste date è un attentato per chi lavora. Da mesi aspettiamo queste giornate, visto che la stagione è cominciata in ritardo e abbiamo incassato poco, i miei clienti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare». In un altro albergo l’operazione si è conclusa alle 3 di notte e anche qui i titolari sbottano: «È una follia mandare 80 ispettori in questi giorni per fare un po’ di show». Gioiellieri, antiquari, boutique hanno passato la giornata con gli uomini dell’Agenzia delle Entrate attenti alle casse e agli scontrini emessi. Nei ristoranti la stessa cosa. L’ordine è partito da Roma, cogliendo di sorpresa lo stesso capitano della compagnia di Cortina della Guardia di Finanza Leonardo Landi che al Gazzettino ha dichiarato tutta la sua perplessità : «Non giudichiamo il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, ma come Guardia di Finanza non ci sogneremo mai di “sguinzagliare” i nostri uomini nei negozi dalle 8 alle 24 a cavallo di San Silvestro. Già  c’è la crisi, se ci mettiamo anche noi a intralciare l’importante lavoro di questi giorni… preferiamo operazioni realizzate in modo selettivo e chirurgico come quella che ha portato alla luce 4 evasori totali». Reazione stizzita anche dall’assessore comunale al commercio Luca Alfonsi: «Nulla da dire nel merito del controllo, ma sul metodo sì: è uno shock per la località  che così perde anche in immagine. Del difficile momento per l’economia soffre pure Cortina, ci sono 200 negozi e 50 ristoranti ma ci sono attività  e alberghi in vendita».

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