In Italia 5 mila strutture residenziali per oltre 265 mila posti letto

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ROMA – In Italia le strutture residenziali e semiresidenziali, sia pubbliche che private, sono circa 5 mila, per un totale di oltre 265 mila posti letto e per oltre il 40% si tratta di Case di riposo. A fare il quadro italiano sulle residenze per la terza età  è il Sindacato pensionati italiani e la Funzione pubblica della Cgil riunite questa mattina presso Centro Congressi Frentani in una giornata di studio sulle residenze per anziani.
Lo studio del sindacato premette alcuni dati di carattere generale: gli anziani in Italia superano i 12 milioni. Di questi sono circa 3 milioni le persone comprese tra gli 80 e gli 89 anni. Circa 440 mila sono, invece, gli ultra 90enni. Le persone over 65 anni sono per il 58% donne contro il 42% di uomini.  Si ipotizza che la percentuale di anziani in Italia sarà  del 24%. La percentuale è destinata a salire ulteriormente e nel 2051 sarà  di oltre il 34%.
Secondo stime ufficiali ad oggi circa 2,7 milioni di anziani sono parzialmente o del tutto non autosufficienti. Anche questo dato però risulta essere in crescita e nel 2015 queste persone arriveranno ad essere 3 milioni.

L’indagine. L’indagine ha monitorato 564 strutture residenziali e 82 semiresidenziali, per un totale di 646 unità  distribuite su tutto il territorio nazionale. Delle strutture analizzate, il 43% è costituito da Case di riposo, il 27% da Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), il 10% da Comunità  alloggio, il 4% da Centri residenziali, il 3% da Case albergo e il 2% da Case famiglia. La rilevazione dei centri diurni semiresidenziali è stata, invece, accorpata in tre aree. La prima riguarda strutture per anziani fragili (54%), la seconda i Centri territoriali rivolti ad utenti anziani con Alzheimer (43%) mentre la terza un insieme di tipologie di altri centri con il 3%.

Un tema importante, quello delle residenze, anche a causa dell’aumento della popolazione anziana in Italia. “Oggi, nel nostro Paese, gli anziani superano i 12 milioni – spiega lo studio -. Di questi sono circa 3 milioni le persone comprese tra gli 80 e gli 89 anni. Circa 440mila sono, invece, gli ultra 90enni. Si ipotizza che la percentuale di anziani in Italia sarà  del 24%. La percentuale è destinata a salire ulteriormente e nel 2051 sarà  di oltre il 34%. Secondo stime ufficiali ad oggi circa 2,7 milioni di anziani sono parzialmente o del tutto non autosufficienti. Anche questo dato però risulta essere in crescita e nel 2015 queste persone arriveranno ad essere 3 milioni”.
(Vedi i 3 lanci successivi)

 

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