Il governo spinge per il contratto unico

Loading

ROMA – Contratto unico, salario minimo, flessibilità  e articolo 18, riorganizzazione degli ammortizzatori sociali, riduzione del cuneo fiscale, apprendistato. E’ intorno a questi temi, ma non solo, che si avvia oggi alle 10 a Palazzo Chigi il tavolo per la riforma del lavoro, che vedrà  a confronto per diverse settimane quattro ministri (Fornero, Grilli, Passera, Profumo) il premier Monti (oggi a Bruxelles per la riunione dell’Eurogruppo: lo sostituisce il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà ), quattro rappresentanti dei sindacati confederali (Camusso per la Cgil, Bonanni della Cisl, Angeletti della Uil e Centrella dell’Ugl), e altrettanti delle associazioni imprenditoriali (Marcegaglia per Confindustria, Venturi per Rete Imprese Italia, Mussari per l’Abi e Minucci per l’Ania). 
A unire tutti gli interlocutori la certezza che il Paese ha il dovere di «dare risposte urgenti ai 6-7 milioni di disoccupati, inattivi e sottoccupati», come ribadisce il ministro per lo Sviluppo economico Passera. Su quali possano essere queste risposte, le strade si dividono. E non solo tra i protagonisti della trattativa, ma anche tra i partiti. Monti ieri ha ribadito che bisogna discutere «senza tabù», riferendosi in particolare all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il Pdl ne vorrebbe l’abrogazione, e così Confindustria, ma il responsabile economico del Pd Stefano Fassina taglia corto: «Si vuole eliminare l’articolo 18 per indebolire il potere negoziale dei lavoratori e favorire la svalutazione del lavoro per recuperare competitività ». E Nichi Vendola (Sel) si fa sfuggire una battuta: «Si deve parlare senza tabù? Benissimo. Allora discutiamo anche della nostra proposta di estendere l’articolo 18 a tutti i dipendenti delle piccole imprese».
La riforma dovrà  favorire i giovani, anche su questo c’è accordo. Ma molti giovani vorrebbero dire la loro direttamente, a cominciare dal comitato “Il nostro tempo è adesso”, che rivendica «un contratto stabile, un reddito minimo di inserimento, formazione e autonomia abitativa». Tutto quello che serve per smettere di essere «precari a tempo indeterminato»


Related Articles

Un miliardo di persone senz’acqua, 2,6 senza servizi igienici

Loading

Serve un piano di azione globale Dieci miliardi di dollari all’anno per raggiungere gli Obiettivi del Millennio entro il 2015.

Tute blu in piazza, 50 mila in corteo a Roma

Loading

  Operai con fumogeni al corteo Fiom

Con gli operai anche antagonisti e universitari. Striscione: «Giù le mani da Val di Susa». Landini a Marchionne: basta autoritarismi. Aggrediti e feriti 3 studenti pro Fiom

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment