Enac boccia l’Alitalia “low cost”

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MILANO – A guardare le prime reazioni, l’acquisizione delle due compagnie low cost Blue Panorama e Wind Jet da parte di Alitalia non sarà  proprio una passeggiata. E se le critiche delle associazioni dei consumatori e dei sindacati erano in qualche modo preventivabili, ha sorpreso i torni con cui ha reagito il presidente dell’Enac, Vito Riggio. Il responsabile dell’ente che regola il traffico aereo in Italia ha parlato chiaramente di «posizione dominante» e di «problemi di Antitrust».
La sostanza è che se ne parlerà  ancora a lungo dell’operazione con cui Cai, la cordata di imprenditori alleati con Air France che da tre anni a questa parte controlla Alitalia e Air One, ha allungato ulteriormente le mani sul mercato domestico dei voli. La società  guidata da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli potrà  aggiungere altri 5 milioni di passeggeri, 500 milioni di fatturato e poco più di mille dipendenti. Ma soprattutto il 6,2% della quota di mercato italiano in mano a Wind Jet (Blue Panorama si occupa soprattutto di voli charter turistici) che ne fanno la sesta compagnia italiana.
Ed è per questo che Riggio, in una intervista al quotidiano La Sicilia, ha chiamato l’intervento dell’Antitrust sostenendo che «se ci sono delle sovrapposizioni è chiaro che si arrivi a una concentrazione». Ma non solo. Anche Riggio sarà  personalmente della partita: «Enac dirà  la sua sul piano tecnico e della sicurezza. il problema è capire se loro mantengono i marchi distinti e i voli e se conservano lo stesso organico senza procedere a tagli del personale viaggiante e non». Quest’ultima eventualità  è già  prospettata da Ipa ed Avia, i sindacati dei piloti e degli assistenti di volo che temono con l’integrazione «ulteriori esuberi e il blocco delle carriere».
La parola ora passa all’Antitrust che ha già  in corso l’istruttoria su Alitalia-Cai che si concluderà  entro il 29 febbraio e riguarda le posizioni dominanti della compagnia a partire dalla Linate-Fiumicino e su altre 17 tratte. Ma che riceverà  a breve anche il ricorso dell’associazione Primoconsumo che teme un aumento dei prezzi delle tariffe aeree


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