Crisi, Monti: Nessuno in grado oggi di stabilire quando finirà
ROMA – “Nessuno è in grado oggi di stabilire quando finirà l’attuale crisi economica e finanziaria, poi diventata sempre di più crisi sociale; ma ciascuno di noi ha il dovere di scegliere come chiudere il ‘tempo della povertà ‘, interrogandosi seriamente su quale sia la ricchezza vera”. Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Monti, in una intervista a Radio Vaticana.
“La crisi – prosegue – è conosciuta, a volte perfino drammatica, per le conseguenze materiali. E’ meno conosciuta, ma non meno grave, per le ‘povertà nascoste’ che pure ha causato: emarginazione, perdita di speranza, denatalità , disgregazione delle comunità , delle famiglie, delle realtà associative. Non sempre noi vediamo drammi e deserti interiori che affliggono anche i giovani. In passato, la fine delle crisi economiche più gravi è venuta a coincidere con fatti storici drammatici, ed oggi si è parlato, in alcuni giornali, di ‘guerra finanziaria’, di ‘attacco all’Europa’, di ‘conflitti all’interno stesso dell’Europa’. Oggi più che mai, la storia e la sua memoria chiedono l’impegno ed il coraggio di tutti ad ogni livello”.
“Nessuna parola – conclude Monti – cade nel vuoto. Nessuna parola può non essere ascoltata. Anche un apparente, iniziale insuccesso può aprire strade nuove di dialogo e di crescita civile, morale, sociale. La giustizia e la pace sono la risposta più efficace alla perdita di senso che la crisi economica ha, in modo latente, provocato nella quotidianità delle persone. La crisi, per essere superata in tutti i suoi gravi profili, richiede quindi di guardare in avanti con coraggio, con speranza, ma anche di riscoprire le proprie radici”.
Related Articles
Quel veleno nelle leggi retroattive
Immu, in siciliano, significa gobba. Invece l’Imu è una tassa che ci portiamo sulla gobba. Chi non vorrebbe liberarsene? E infatti il governo Letta ha promesso di toglierci l’Imu dall’immu. Noi, nel frattempo, tiriamo un sospiro di sollievo.
Elezioni. Alle urne anche in 2 Regioni e 4 mila Comuni
Inizia il conto alla rovescia per le elezioni europee. Ventotto i Paesi coinvolti
«Mafia sopravvissuta grazie alla trattativa fatta con lo Stato»