Coloni e ultraortodossi, i fantasmi di Netaniahu

by Editore | 3 Gennaio 2012 9:52

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Tre settimane fa, di fronte al «pericolo» che il governo evacuasse una colonia ebraica «patentemente illegale» (tutti gli insediamenti nei territori palestinesi occupati sono illegali), gruppi di estrema destra hanno cominciato un’ondata di azioni culminati con l’irruzione in una base militare, dove hanno danneggiato veicoli e beni dell’esercito israeliano e (errore politico madornale) e ferito un ufficiale alla fronte con una pietra. Le urla di condanna sono arrivate al cielo. Il premier Benjamin Netaniahu è stato energico e chiaro, i ministri pure, e così la destra (inclusi i leader delle colonie nei territori palestinesi), la sinistra, i moderati. Inaccettabile, hanno urlato: attaccano coloro che ci difendono. Sono terroristi. Bisogna usare le leggi d’emergenza. E così via, con la rassegna di frasi di solito dirette contro i palestinesi o gli attivisti israeliani per la pace.
Quando il coro ha cominciato a calmarsi, un gruppo di ebrei ortodossi estremisti attacca una bambina di 8 anni «che non era vestita in modo sufficentemente decoroso». La bambina appartiene a una famiglia religiosa moderata a Bet Shemesh, 30 chilometri da Gerusalemme, dove si è insediato un gruppo religioso estremista proveniente dagli ultraortodossi di gerusalemme stessa. Poco dopo una donna si siede in una zona di un autobus che secondo gli stessi ultraortodossi è riservata agli uomini per garantire la separazione totale dei sessi.
Discriminare le donne? Non in Israele, ha urlato il premier Netaniahu. Ecco di nuovo il coro di proteste: non permetteremno l’esclusione delle donne, questa è una società  democratica. Che felicità . Alcune attiviste liberali sono salite su un autobus diretto in un quartiere religioso, in via dimostrativa, e si sono sedute nei posti presuntamente riservati agli uomini. Il coro ha inneggiato all’eguaglianza, contro l’estremismo religioso, per la democrazia e cose simili. Il culmine è stato raggiunto quando, sabato sera, gli ultraortodossi hanno manifestato a gerusalemme e travestito alcuni bambini come vittime del nazismo – il nazismo sionista di Israele! Il panico morale è giunto al massimo. La Shoa è sacra, e gli ultras la stanno oltraggiando! Nell’indignazione generale si scorda che i coloni nella Striscia di Gaza hanno usato simboli simili, durante la ritirata nel 2005.
Di fronte all’attacco dei coloni estremisti il premier israeliano è stato tassativo: applicheremo la forza della legge di un paese democratico. Ma qual’è l’ideologia che alimenta gli estremisti tra i coloni ebrei nei territori occupati? Quella ultranazionalista di Netaniahu e dei suoi alleati della destra e del fondamentalismo ebraico sionista – quelli che attaccano i palestinesi, incendiano i loro campi, bruciano le moschee, attaccano le auto palestinesi e attaccano pacifisti israeliani in israele, da anni e senza provocare grandi reazioni nell’opinione pubblica israeliana. Quanto a escludere le donne, no e poi no! Cioè: si può espludere i palestinesi nei territori, i palestinesi-israeliani, magari anche un po’ gli ebrai venuti dall’etiopia, i lavoratori stranieri legali e non, gli omosessuali – ma non le donne. Beh, a parte la questione dei salari, i diritti, i tribunali religiosi… Così liberali e sinistra, ben confusi, si rallegrano del coro.

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