CINA, UN BILANCIODEL 2011

by Sergio Segio | 9 Gennaio 2012 8:50

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Quasi il 60 per cento delle famiglie cinesi ricche è costituito da imprenditori privati, mentre il 12 per cento diventa milionario investendo nel mercato finanziario e il 10 per cento ha accumulato la sua fortuna con gli stipendi, con gli altri cinque per cento che hanno ereditato le proprie ricchezze. Questi i dati del “Rapporto 2011 Mercati della Ricchezza in Cina”.

Il numero delle famiglie cinesi ricche sta crescendo rapidamente in province come Shanxi, Nord della Cina, che è ricca di risorse naturali e Hainan della Cina meridionale, che ha una posizione geografica privilegiata, mentre la provincia di Anhui nella Cina orientale, quella di Guizhou nel sud-occidente e altre province del Centro e Ovest della Cina guidano da anni la crescita delle famiglie più ricce.

Si prevede di raggiungere alla fine del 2011 i 62.000 miliardi di yuan di Assets d’investimento individuale in Cina, sommando 1,21 milioni di famiglie cinesi che possiederanno più di sei milioni di yuan di valore di beni d’investimento.

I meno ricchi ma felici

Sempre secondo il China Daily, un recente sondaggio mostra che il 70 per cento dei cinesi nel 2011 si sente felice.

L’Indagine della felicità  delle famiglie cinesi nel 2011 ha preso come campione via online più di 10.000 persone in tutta la Cina e intervistato direttamente le persone nelle aree rurali, come Jiangsu, Sichuan e Pechino.

Buona salute fisica e mentale, buon rapporto con i genitori e i vicini e le condizioni economiche della famiglia sono stati indicati come i principali fattori di felicità . Le donne sposate con buona istruzione con età  sul finire dei venti anni, sono state ritenute le più felici del campione di popolazione osservato.

Zhang Hanxiang, un esperto di popolazione a Pechino, ha detto che un grande cambiamento nella società  cinese è dato dal riscontro che la maggioranza degli intervistati giudica la propria felicità  più basata sulle relazioni umane che non sul denaro.

L’indagine ha anche mostrato che le famiglie rurali si sentono più felici rispetto ai loro pari urbanizzati. Sono elencati un matrimonio felice, la salute, i bambini e possedere una casa come i fattori più importanti.

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I lavoratori migranti

Di An Baijie, China Daily

Ha contribuito a quest’articolo Jin Huiyu

 Le Autorità  Locali sono state incitate dal Governo centrale a migliorare la loro gestione delle vertenze di lavoro per garantire ai 240 milioni di lavoratori migranti del Paese di essere pagati in tempo per il nuovo anno lunare il 23 gennaio 2012, detto Chunjie, o Festa della Primavera, epoca in cui la maggioranza degli operai migranti con basso reddito raccoglie i loro salari per tornare dalle loro famiglie in campagna.

Tuttavia, un recente sondaggio condotto da un’ONG affiliata con Peking University, ha mostrato che il 41,2 per cento di lavoratori edili ha sperimentato ritardo nel pagamento, a volte addirittura a tempo indeterminato.

Nel 2012, a causa del previsto rallentamento della crescita economica, il problema potrebbe peggiorare, dicono gli esperti.

Per tali ragioni recentemente è stato ordinato ai funzionari locali di garantire che tutte le controversie di lavoro che coinvolgono più di dieci lavoratori debbano essere registrate ufficialmente entro un giorno e risolte entro sette giorni.

L’ordine è stato rilasciato congiuntamente da nove agenzie a livello ministeriale, tra cui la National Development and Reform Commission, e il Ministero delle Housing and Urban per lo sviluppo rurale.

Il governo prenderà  misure per tutelare gli interessi dei lavoratori migranti e per evitare un aumento nelle controversie di massa, ha detto recentemente Yin Weimin, Ministro delle Risorse Umane e Sicurezza Sociale.

L’ONG, che ha intervistato più di 1.000 i lavoratori migranti in quaranta siti di costruzione a Pechino, Shanghai, Shenzhen e Chongqing, ha anche scoperto che più del 75 per cento non ha firmato contratti con i propri datori di lavoro.

Dom Kui, un avvocato presso lo Studio legale Anheng a Pechino, che ha gestito centinaia di vertenze di lavoro, ha detto che la maggior parte degli operai deve lavorare senza contratto, o non troverebbe mai un lavoro.

“I lavoratori migranti sono in una posizione più debole quando si tratta di aziende”, ha detto, aggiungendo che anche se i lavoratori dovessero vincere una causa contro i loro datori di lavoro, potrebbero comunque non vedere mai i soldi dovuti.

“Molte imprese di costruzioni sono aziende fantasma che utilizzano indirizzi falsi sui contratti, ” ha proseguito Dom Kui, “Questi casi sono molto comuni.”

Chuanying Qi, di cinquantatré anni, ha trascorso più di diciotto mesi cercando di ottenere i 4.000 yuan ($ 630) dovuti da una società  per cui ha lavorato a Pechino.

“Ho pagato più di 2.000 yuan a un avvocato che mi ha aiutato a vincere una causa, tuttavia ancora non è riuscito a ottenere la mia paga, poiché il boss è andato a nascondersi”, ha detto l’operaio edile, che viene da Heze nella provincia orientale di Shandong.

L’introduzione di diverse politiche più rigorose nel bilancio statale nel 2012, secondo economisti esperti quest’anno potrebbe rivelarsi particolarmente duro per i lavoratori.

Tuttavia, l’economista Feng Xiliang, vice presidente della Capital School dell’Università  di Economia e Commercio ha detto che rallentare la crescita economica non è una scusa per i ritardi nei pagamenti.

“Non è giusto”, ha aggiunto. “Sarebbe come rovinare la reputazione delle imprese e i lavoratori non vorrebbero più lavorare per loro “.

Finalmente Li Guoli, presidente del Sindacato della First Harbor Engineering, che è affiliato alla Cina Communications Construction Corporation, ha detto che la società  ha dovuto sospendere i progetti nella provincia di Shanxi per evitare di accumulare troppi soldi in salari dovuti ai lavoratori migranti.

Circa 200 operai, che hanno lavorato per mesi per costruire ferrovie in Linfen, non sono stati pagati nel mese di ottobre e novembre, ha detto il sindacalista.

“L’azienda dove lavoriamo sta cercando il meglio per soddisfare le esigenze dei suoi lavoratori”, ha detto Li, aggiungendo che l’azienda ha promesso di pagare tutti gli stipendi prima della Festa di Primavera.

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Commenti

Come avviene spesso con le statistiche in Cina, le cifre relative e assolute lasciano esterrefatti.

In cima alla piramide della distribuzione della ricchezza ci sono 1,2 milioni di famiglie con patrimonio che raggiunge il milione di dollari, molti di loro “imprenditori edili”.

Verso il basso della piramide ci sono 240 milioni di lavoratori migranti, sei volte la popolazione italiana, moltissimi “lavoratori edili”.

Il boom della crescita urbana costituisce uno dei pilastri, insieme alle esportazioni di prodotti industriali, del miracolo economico cinese.

La qualità  della vita nelle citta cinesi con più di un milione di abitanti, pur attrattiva dal punto di vista economico e delle opportunità  di escalation sociale, non sembrerebbe garantire più felicità , perché secondo i dati forniti la maggioranza fra i più felici, si annovera fra le popolazioni rurali.

Il settore della costruzione civile, apparentemente anche in Cina come da noi, soffre da sempre d’informalità , ingiustizie e angherie nelle relazioni operai-padroni, più marcate che nel resto delle relazioni industriali.

Per tradizione storica, in Italia siamo portati a pensare che tali situazioni trovino freno e superamento solamente in base all’organizzazione e alle lotte sindacali dei lavoratori, che si sono venute accumulando nel corso della nostra storia di paese molto industrializzato.

Se il paragone calza, per il 2012, anno previsto come particolarmente difficile per i lavoratori migranti cinesi, ci sarebbe da augurarsi un sostanziale miglioramento nelle loro condizioni di organizzazione sindacale e d’incidenza nelle politiche pubbliche dei settori dell’industria dove trovano lavoro.

 Libera traduzione e commenti di Goodson

Beijing ,Cina

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