Cgil: la crisi costa 8mila euro a lavoratore In 500mila in cassa integrazione a zero ore

by Sergio Segio | 15 Gennaio 2012 18:10

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MILANO – Mezzo milione di lavoratori in cassa Integrazione a zero ore costretti a rinunciare a 8mila euro in meno in busta paga, pari a un taglio complessivo di 3 miliardi e 650 milioni. E’ il bilancio degli effetti determinati dalla cassa integrazione per tutto il 2011 secondo l’elaborazione dei dati Inps da parte dell’osservatorio Cig del dipartimento settori produttivi della Cgil.

Complessivamente lo scorso anno sono state registrate poco più di 950 milioni di ore di cig (1,2 miliardi il record registrato nel 2010) per un totale di 3,4 miliardi di ore negli ultimi tre anni di crisi che hanno determinato una riduzione del reddito primario di 48 miliardi di euro, solo in parte coperto dai trasferimenti dell’Inps che hanno di fatti compensato solo il 40%. Sul fronte lavoro, invece, le persone coinvolte a vario titolo dalla percezione di ammortizzatori sociali sono state oltre 4 milioni.

“Siamo arrivati ad un punto limite della tenuta del sistema rispetto all’andamento della crisi, come dimostrano le vicende drammatiche alla ribalta in questi primi giorni dell’anno, per tutte Alcoa e Fincantieri”, osserva il segretario confederale della Cil, Vincenzo Scudiere, secondo cui “è determinante ormai dare una strategia industriale al paese e allo stesso tempo garantire risorse certe per gli ammortizzatori sociali, e l’estensione di questi, per fronteggiare un anno che si preannuncia difficilissimo”.

Lo scorso anno le ore di cassa integrazione sono calate del 20,78% rispetto al 2010, “una flessione – spiega il rapporto – non dovuta ad una ripresa del sistema ma ad un progressivo scivolamento dei lavoratori verso la disoccupazione”. Nel dettaglio, scorporando le ore di cassa integrazione tra ordinaria (cigo), straordinaria (cigs) e in deroga (cigd), questi i numeri segnati lo scorso anno: 226.168.922 per la cigo (-33,83%), 411.490.663 per la cigs (-15,81%), 315.847.211 per la cigd (-15,33%). Da rilevare inoltre come il ricorso alla cassa pesi quasi per intero sull’apparato industriale: il 90,79% delle ore di cigs, il 73,70% di cigo e il 40,73% di cigs sono state richieste dal solo settore industria.

Dal rapporto Cgil emerge che al primo posto per ore di cig autorizzate c’è la Lombardia con 210.588.344 ore che corrispondono a 101.244 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 146.920.290 ore per 70.635 lavoratori e il Veneto con 86.856.594 ore di cig autorizzate per 41.758 Lavoratori. Nelle regioni del centro c’è in testa il Lazio con 67.284.998 ore che coinvolgono 32.349 lavoratori, mentre per il mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 61.167.424 ore per 29.407 lavoratori.

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