Banca d’Italia “Indebitato il 27,7% delle famiglie”

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Il reddito equivalente, una misura che tiene conto della dimensione e della composizione del nucleo familiare, si e’ attestato sui 18.914 mila euro per individuo, un valore inferiore, in termini reali, dello 0,6 per cento a quello osservato con l’indagine sul 2008.  “Il 10 per cento delle famiglie piu’ ricche possiede il 45,9 per cento della ricchezza netta familiare totale (44,3 per cento nel 2008)”,sottolinea la Banca d’Italia, spiegando che “la concentrazione della ricchezza, misurata in base all’indice di Gini, e’ risultata pari a 0,62, in lieve aumento rispetto alla precedente rilevazione del 2008 (0,61)”. La ricchezza familiare netta, data dalla somma delle attivita’ reali (immobili, aziende e oggetti di valore) e delle attivita’ finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, ecc.) al netto delle passivita’ finanziarie (mutui e altri debiti), presenta un valore mediano di 163.875 euro.

Secondo la Banca d’Italia “la percentuale di famiglie indebitate e’ pari al 27,7 per cento”. L’indebitamento, come in passato, risulta piu’ diffuso tra le famiglie a reddito medio-alto, con capofamiglia di eta’ inferiore ai 55 anni, lavoratore indipendente o con elevato titolo di studio. Le passivita’ sono costituite in larga parte da mutui per l’acquisto e per la ristrutturazione di immobili. Il debito residuo per le famiglie che usufruiscono di almeno un finanziamento corrisponde in media a poco piu di un’annualita di reddito; il valore sale a quasi due annualita considerando le sole famiglie con mutui per l’acquisto di immobili. L’incidenza mediana della rata annuale complessiva per il rimborso dei prestiti sul reddito familiare e del 12,4 per cento. La vulnerabilita finanziaria, convenzionalmente identificata da una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30 per cento del reddito, riguarda l’11,1 per cento dei nuclei indebitati e si concentra presso le famiglie con entrate modeste. Il fenomeno appare stabile rispetto al passato.(DIRE)

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