Aste Btp, l’Italia supera la prova

MILANO – L’asta sui titoli pubblici del Tesoro è un’altra prova superata, con qualche esitazione, ma con un giudizio complessivo positivo. Sono stati raccolti circa 7,5 miliardi di euro: 2 miliardi a 10 anni, 3,5 miliardi quinquennali, altri 1,9 miliardi divisi sulle scadenze 2016 e 2021. I tassi delle cedole sono scesi in tutti i casi, a proseguire la scia dei risparmi di queste settimane, e che porta a 15 miliardi di euro (da gennaio) i minori interessi della mano pubblica. Il tasso di due miliardi in decennali scende al 6,08% dal 6,98% dell’ultima asta. Altri 3,57 miliardi a cinque anni (meno dei 4,6 miliardi massimi previsti) limano il tasso dal 6,47% a 5,39%. 
Il mercato si attendeva riduzioni più marcate delle cedole, ma il contesto dei mercati, ieri, non era dei migliori. E l’alto livello dei tassi, d’altro canto, permette agli investitori in Btp, siano privati che banche, di fare ottimi affari. Secondo gli operatori, la tendenza proseguirà  nei prossimi mesi, e darà  un contributo sensibile sia alla formazione dei conti economici degli istituti – in un esercizio 2012 per loro proibitivo – sia al bilancio famigliare di quei risparmiatori che, spesso consigliati da banche e promotori, hanno avuto la saldezza di nervi di investire nel debito italiano negli ultimi mesi, specie tra novembre e dicembre, quando il resto del mondo finanziario era in fuga.

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