Adriano Sofri torna libero Scontata la pena per l’omicidio Calabresi

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ROMA – Adriano Sofri è libero per aver finito di scontare la pena. Per l’ex leader di Lotta Continua, condannato a 22 anni per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, l’ufficio di sorveglianza di Firenze sabato ha firmato il provvedimento. Sofri scontava la pena ai domiciliari 1 per motivi di salute e aveva permessi per uscire. L’ufficio di sorveglianza di Firenze spiega che la liberazione doveva avvenire a febbraio; è stata anticipata dopo la richiesta di Sofri di avvalersi dell’ultima riduzione di pena: ogni sei mesi i detenuti maturano uno ‘sconto’ di 45 giorni per buona condotta. Al provvedimento dell’ufficio di sorveglianza dovrebbe già  aver fatto seguito l’ordine di scarcerazione, per ‘fine pena anticipata’, firmato dalla procura generale di Milano. Sofri stava trascorrendo i domiciliari nella sua casa sulle colline fiorentine.

Le tappe. Sofri venne condannato quale mandante dell’omicidio del commissario Calabresi. Nel giugno del 2005 ha ottenuto la semilibertà  per collaborare con la scuola Normale superiore di Pisa  alla sistemazionedegli archivi di Eugenio Garin e Sebastiano Timpanaro. Nel novembre 2005 è stato colpito da una malattia piuttosto rara , la sindrome di Boerhaave: per questo venne ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Pisa e gli venne concessa la sospensione della pena.

L’ex leader di Lotta Continua venne dimesso nel gennaio del 2006, tornando in libertà  per il periodo di convalescenza rimanente. Ha trascorso gli ultimi 5 anni agli arresti domiciliari. Da oggi ufficialmente è un libero cittadino.


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