Siemens, tangenti milionarie Chiusa l’inchiesta, 6 indagati
A distanza di oltre 4 anni, e non pochi pm dopo (il fascicolo è passato più volte di mano), ieri la fine dell’indagine è più striminzita: 6 indagati per associazione a delinquere, «fino al 2006, a Milano, Lugano e altrove, finalizzata a una serie indeterminata di frodi fiscali, appropriazioni indebite, corruzioni di pubblici ufficiali stranieri». Di costoro, destinatari di 10 milioni di dollari movimentati dalla svizzera Intercom, sono indicati 22 nomi che però poco più di questo sono, per il resto evocando appalti oliati dalle tangenti del conto «75832 Lykos» in Indonesia, Cina e Grecia (forse per le Olimpiadi). La prescrizione minaccia quasi tutte le imputazioni, ora affidate al pm Maurizio Ascione. Negli Usa il gruppo tedesco risarcì 750 milioni di dollari a fronte di 4.283 tangenti per 1,4 miliardi nel 2001-2007 in Russia, Argentina, Cina e Venezuela. Altri 200 milioni in Germania per 12 milioni di tangenti in Nigeria, Russia e Libia
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