Scuola, piano straordinario per il Sud “Più matematica e lavagne digitali”

by Sergio Segio | 15 Dicembre 2011 10:09

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ROMA – Arrivano i primi provvedimenti sulla scuola, un mese e tre giorni dopo l’insediamento all’Istruzione del ministro Francesco Profumo. Saranno formalizzati oggi all’ora di pranzo, dopo l’incontro tra governo e regioni del Sud voluto dal premier Mario Monti: il Patto d’azione e coesione. Si parlerà  di soldi europei, «perché i fondi strutturali vanno usati fino in fondo visto che sono le ultime risorse del paese», ha detto il ministro nel corso della recente visita alle scuole pugliesi. Il premier Monti ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, e a Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale, di lavorare per migliorare le performance delle regioni nella spesa dei finanziamenti strutturali. Diversi progetti approvati dal governo Berlusconi la scorsa estate saranno ridiscussi con i governatori, «e a gennaio sbloccheremo i fondi», ha detto Barca.
Per la scuola si è trovato un miliardo e trecento milioni, da destinare a sei regioni del Sud (con la Puglia regione pilota). Il ministro Profumo, a cui Monti ha appena consegnato la delega per l’Innovazione tecnologica, sta discutendo con i suoi uomini dove impiegarlo. Investirà , innanzitutto, nello sviluppo della scuola digitale. La diffusione delle lavagne interattive multimediali nelle classi del paese prosegue. Gli ultimi dati, risalenti al ministero Gelmini, che sulla voce investì 100 milioni, parlano di 25.800 Lim installate e altre 9.000 previste nel corso di quest’anno. Sono 71mila i docenti fin qui formati e 550mila gli studenti coinvolti. Quindici milioni di euro, poi, sono stati previsti dal precedente governo sulle classi 2.0. Su questo versante Profumo vuole accelerare e dirotterà  sulle classi digitali e la banda larga interna agli istituti buona parte delle risorse a disposizione.
A Brindisi Profumo si è seduto tra i ragazzi dell’Istituto tecnico industriale Majorana, una delle scuole più avanzate d’Italia: i libri di testo, lì, sono stati sostituiti con dispense digitali. Spostandosi a Lecce ha visitato il liceo Banzi Bazoli, recente vincitore delle Olimpiadi di Fisica e Matematica. Non è un caso che un capitolo di spesa andrà  ai laboratori di matematica e scienze per far crescere i risultati degli studenti italiani, su queste materie in fondo alle classifiche europee. A fianco dei laboratori scientifici ci saranno progressivi investimenti sulla formazione per gli insegnanti. «Questo paese ha perso il governo delle risorse e le competenze per spendere bene», ha detto Profumo, «dal punto di vista tecnologico, poi, è rimasto nel vecchio millennio. A parità  di finanziamenti possiamo rilanciare formazione e ricerca». Un esempio virtuoso arriva dal circolo didattico “Regina Elena” di Civitanova Marche, dove sono state allestite ventisei aule con lavagna interattiva, una piattaforma e-learning, un sistema audio-video per collegamenti tra scuole lontane.
Una corposa parte del “miliardo e tre” a disposizione andrà  all’edilizia scolastica, «questione che vivo con angoscia», ha confessato Profumo. In Italia, spiega un vecchio report della Protezione civile, una scuola su due è vecchia e insicura: servirebbe un investimento per 80 miliardi. E ancora, cresceranno i 2,2 milioni a disposizione dell’Agenzia per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur). I tagli alla scuola e all’università , ha confermato ieri Profumo alla Camera, sono finiti.

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