Russia, affonda piattaforma petrolifera: 16 finora i morti, 37 i dispersi

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MILANO – Sale a 16 il bilancio delle vittime del rovesciamento della piattaforma petrolifera di Gazprom affondata nel mare di Okhotsk, in estremo oriente russo, mentre veniva trainata dalla penisola della Kamciatka all’isola di Sakhalin durante una tempesta. Lo riferisce radio Kommersant. Solo quattro corpi sono stati recuperati dall’acqua. Quattordici persone erano state tratte in salvo ieri, mentre i dispersi sono 37, con scarsissime speranze di essere ritrovati vivi, visti i forti venti e le temperature che sfiorano i 17 gradi sotto zero.

NUOVA TRAGEDIA – L’incidente rischia di tradursi così in una nuova tragedia, non senza dubbi e conseguenti polemiche sulle condizioni delle infrastrutture russe e le regole di sicurezza. La Kolskaya, piattaforma petrolifera della Gazflot, società  del gruppo Gazprom – impegnata in attività  di prospezione – era stata rimorchiata a 200 chilometri al largo dell’isola di Sakhalin dopo aver subito danni per un impatto con blocchi di ghiaccio. Durante il trasporto, però, la torre si è ribaltata, forse anche a causa dei forti venti che spiravano nella zona, andando velocemente a picco.

I SOCCORSI – «Secondo le informazioni che abbiamo, la Kolskaya è affondata completamente», ha detto il capo del ministero della protezione civile, Taimuraz Kasayev.

L’INCHIESTA – Nel momento dell’affondamento il personale di bordo era in attesa di essere evacuato in elicottero, ma i danni causati dalla collisione con i blocchi di ghiaccio hanno velocemente aperto una falla che ha trascinato la piattaforma a picco in una dinamica su cui le autorità  russe hanno annunciato l’apertura di un’inchiesta, anche alla ricerca di possibili violazioni delle norme di sicurezza. «Va accertata la causa principale di questa tragedia» e in particolare se questa sia legata ad una violazione delle norme di sicurezza o di quelle relative alla fase di recupero e traino, ha spiegato il Comitato russo che si occupa dell’indagine. Non vi sarebbero, invece, problemi di rischio inquinamento: secondo prime indicazioni, infatti, nel momento dell’incidente la piattaforma non era in fas ei esplorazione e non vi sarebbero fuoriuscite di greggio.


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