Raggiunto l’accordo per la cassa integrazione

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La notte di Halloween, con i 123 lavoratori in ferie forzate, l’impresa è stata letteralmente smontata da una squadra di operai polacchi, provenienti dallo stabilimento «gemello» di Zabre. La mobilitazione di questi due mesi ha portato ad un primo risultato, anche se rimane il dramma del perdita del posto di lavoro, visto che la proprietà  ha candidamente ammesso di voler trasferire la produzione in Polonia, mentre, per ora, rimane in piedi il terzo sito produttivo, sempre marchigiano, di Cerreto d’Esi. «L’accordo – spiega Rossella Marinucci, segretaria Fiom di Macerata – prevede la cassa integrazione per 12 mesi, rinnovabile per altri 12». L’azienda si è impegnata a mettere a disposizione di un possibile acquirente i due capannoni. Ai primi di gennaio si terrà  un’assemblea con tutti i sindaci della zona, i presidenti delle Province di Macerata e Ancona (l’azienda confina con Osimo) e anche imprenditori del territorio.


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