Raddoppiato in dieci anni il consumo di antidepressivi

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Vengono riportati i dati dell’Osservatorio nazionale Osmed: il consumo di psicofarmaci dal 2000 ad oggi, ha avuto un incremento medio annuo del 15,6% (l’ultima indagine presentata all’Istituto Superiore di Sanità  indicherebbe una lieve flessione) con progressivo aumento di dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti. Dalle 16 del 2001 siamo arrivati a oltre 34 nel 2009.
Secondo uno dei maggiori studiosi della mente, Giovanbattista Cassano, il fenomeno va guardato anche in chiave positiva: «Le tecniche di diagnosi sono migliorate, oggi si colgono sul nascere patologie sfumate che un tempo sfuggivano. Non solo. Questi farmaci ora hanno indicazioni più allargate che includono bulimia, disturbo ossessivo compulsivo, panico. E i medici prescrittori non sono soltanto gli specialisti». Sul fronte dei disturbi psichici in generale un dato allarmante riguarda il tasso di ricoveri ripetuti, cioè di pazienti che una volta dimessi tornano, non guariti. Questo triste pendolarismo interessa circa 41 mila italiani e denota un fenomeno più sensibile che in altri paesi europei. Alla Salute mentale il ministro pare voler dedicare attenzione. In audizione in Parlamento ha annunciato di voler intervenire col ministro della Giustizia Severino per un progetto di «dimissione degli internati negli ospedali giudiziari. Puntiamo al superamento parziale dell’attuale sistema grazie a un accordo con le Regioni». Una sfida, questa, particolarmente cara al senatore Pd Ignazio Marino che nei giorni scorsi ha mostrato a Severino e Balduzzi delle riprese agghiaccianti.
Altri spunti della relazione. La popolazione italiana ha sfondato la soglia dei 60 milioni. Due italiani su dieci sono sopra i 65 anni e questa tendenza sarà  sempre più marcata. Il problema è la disabilità . La percentuale degli anziani che sopravvivono con la disabilità  non eguaglia la media europea.


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