Quella Visione generale del Mondo che Mancherebbe ai Tecnici

Loading

«I sacrifici sono distribuiti iniquamente, si castigano sempre i soliti. Manca la patrimoniale, mancano le liberalizzazioni e i provvedimenti per la crescita, per i giovani, per le donne. I tagli sono lineari, la Casta e i ricchi se la godono come sempre. I capitali scappano all’estero, e quelli scudati se la cavano a buon mercato». Eccetera.
Intorno a questi malumori, che già  accendono scioperi, pullula un rammarico meno esplosivo, ma piuttosto insidioso, secondo il quale questo esecutivo «dei nominati» rappresenta una sospensione della democrazia, poiché non è eletto dal popolo. Inoltre (e ci siamo) possiede una Weltanschauung troppo angusta, cioè una «visione del mondo» sulla quale è impossibile costruire un qualsiasi progetto/sogno per il futuro collettivo.
Questa obiezione è bizzarra. Un governo dei tecnici è, per definizione, esente da ideologie millenaristiche. Mario Monti, in particolare, ha il preciso compito di costruire un salvagente obbligatorio a foggia di porcospino: se ti ci aggrappi ti fai male, ma se lo rifiuti anneghi. Ovvio: si può e si deve discutere sull’equità , sull’efficacia del salvagente e sulle minacce recessive che lo insidiano («Se mi togli i soldi, spenderò di meno, e se calano i consumi ne risentiranno la produzione e i posti di lavoro»). Ma la Weltanschauung che c’entra? Dai grassi anni Ottanta in poi, l’individualismo di massa si è impadronito del nostro Paese ed ha appannato le culture politiche («le visioni del mondo») dei vecchi partiti, le loro ideologie diversamente entusiasmanti o illusorie.
Non tutte le Weltanschauug, del resto, sono egualmente nobili. Nel secolo scorso ce ne furono di robustissime, brandeggiate come luminosi orizzonti da Mussolini e da Hitler, da Stalin e da Mao. Dio ce ne scampi. Oggi e qui, ci accontenteremmo di un salvagente tecnico (e provvisorio) che ci impedisse di affogare. È simile a un porcospino? Diciamo che va bene. A patto che gli aculei graffino più severamente i furbacchioni, le lobby, i parassiti.


Related Articles

Expo, l’assalto ai cantieri della mafia imprenditrice “Scoperte infiltrazioni in una azienda su otto”

Loading

È cominciata nei territori del Nord una guerra dura e silenziosa alla mafia imprenditrice, alla “zona grigia”. E l’Expo di Milano è la trincea più avanzata

Renzi, l’estremista nazionale

Loading

Tra le imma­gini che cele­brano la mis­sione del pre­si­dente del Con­si­glio a Bre­scia, ce n’è una in cui Renzi si stringe accanto al pre­si­dente della Con­fin­du­stria bre­sciana Bono­metti, uomo di destra, falco delle rela­zioni indu­strial

Politica. “Partiti spa” sull’orlo del fallimento senza fondi pubblici buco di 80 milioni

Loading

I costi della politica. Il finanziamento statale è sceso dai 290 milioni del 2010 ai 40 previsti quest’anno Raddoppiano i contributi dei parlamentari, ma non basta. Il due per mille non decolla

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment