“Lele Mora tenta il suicidio in cella ma era solo un gesto dimostrativo”

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MILANO – Due giorni fa la comunicazione da parte del Riesame che la decisione sulla sua scarcerazione non sarebbe arrivata prima di mercoledì, ieri mattina il tentativo di suicidio. Lele Mora, l’agente dei vip, in carcere a Opera dallo scorso 20 luglio, avrebbe tentato il suicidio per asfissia. L’ex parrucchiere di Bagnolo Po, che ha patteggiato una condanna a quattro anni e tre mesi di reclusione per bancarotta, avrebbe applicato vari cerotti su naso e bocca, mettendo in atto un tentativo di soffocamento, nascosto da una coperta. «Considerate le modalità , più che ad un reale tentato suicidio – ha sottolineato Eugenio Sarno, segretario generale UilPa Penitenziari che ha diffuso la notizia – si tratta di un gesto dimostrativo, che non è escluso possa essere stato messo in piedi per attirare l’attenzione sulla sua vicenda processuale». È stato comunque l’intervento di un agente di sorveglianza a dare l’allarme e prestare il primo soccorso a Mora, che da tempo è sottoposto a un particolare regime di sorveglianza. Mora è stato portato in infermeria e dopo due ore è tornato in cella senza alcun problema di carattere medico. «Siamo furibondi, nessuno dal carcere ci ha avvisato e siamo venuti a sapere del tentato suicidio dalla stampa», protesta Luca Giuliante, uno dei legali di Lele Mora. Il legale ha inoltre chiarito che ieri mattina è rimasto nel carcere di Opera per circa un’ora, dalle 12.30 alle 13.30, per aspettare di parlare con Mora per un colloquio che era stato fissato, ma il personale del penitenziario gli ha fatto sapere che il talent scout non stava bene e quindi non ha potuto incontrarlo. «È inaccettabile».
Il tentato suicidio arriva a poche ore dalla comunicazione del Riesame di rinviare a mercoledì prossimo la decisione sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali Luca Giuliante e Nicola Avanzi. Sapere di dover trascorrere il Capodanno in carcere potrebbe aver provocato la reazione dell’ex agente di modelle e tronisti. L’udienza davanti al Riesame è stata discussa lo scorso 21 dicembre. Il Riesame ha un termine di alcuni giorni per depositare il provvedimento, che non è comunque perentorio. I legali di Mora si attendevano una decisione prima della fine dell’anno. Decisione che non è arrivata, che non arriverà  prima del 4 gennaio e che potrebbe non essere favorevole a Mora, per il quale la detenzione potrebbe protrarsi ancora. Già  in passato le richieste di domiciliari erano state respinte per il pericolo di fuga. Secondo i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, Mora, che è dimagrito di oltre trenta chili, avrebbe ancora ingenti disponibilità  economiche all’estero, mai rintracciate. In più, non ha mai risarcito i creditori per il crac della sua Lm Management, fallita nel giugno 2010, con 8,5 milioni circa di beni distratti dalle casse societarie. Mora ha organizzato nei giorni scorsi, attraverso alcuni amici, una colletta via sms proprio per chiedere denaro al fine di risarcire la bancarotta.


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