Palazzo Marino ricorda finalmente Piazza Fontana

by Sergio Segio | 13 Dicembre 2011 7:22

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Lo ha fatto a Palazzo Marino, durante il consiglio comunale straordinario voluto dal sindaco di fronte ai familiari delle vittime. «Lo ricordo come se fosse ieri – ha detto Pisapia – ero alla Sormani, volevo fare il medico e lavorare per un paese migliore, non ho mai dimenticato il fragore cupo dell’esplosione, siamo usciti tutti e siamo corsi verso il fumo acre dove c’erano urla e disperazione. E’ stato il nostro 11 settembre». Nel suo racconto è risuonato il ricordo di tutta la città .
E’ in questi momenti che a Milano si sente che si è voltata pagina. Si tratta di un ritorno alla normalità , ma appare come un cambiamento straordinario perché nei lunghi anni di governo delle destre il 12 dicembre era una data che veniva celebrata con fastidio dalle istituzioni cittadine. Invece in questo 42esimo anniversario, il primo dell’era Pisapia, il Comune ha aperto Palazzo Marino alla memoria. Pisapia ha parlato di «strage impunita» e ha ribadito che «la domanda di verità  non ammette divisioni e che il Comune e il Consiglio comunale non vogliono gettare la spugna». Il sindaco non ha dimenticato neppure «le accuse a un uomo innocente (Pietro Valpreda, ndr)» e il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo ha ricordato la diciottesima vittima di piazza Fontana, l’anarchico Giuseppe Pinelli. Il Comune inoltre ha partecipato al finanziamento degli archivi digitali sulla strage e sui processi. Ieri sono stati consegnati al sindaco da Carlo Arnoldi, presidente dell’associazione delle vittime di Piazza Fontana: «Milano fa un passo importante e significativo nel cercare di ricordare degnamente i nostri morti».
La destra però non ha perso occasione per manifestare insofferenza. Il solito De Corato se l’è presa con Pisapia perché non ha parlato del commissario Calabresi e con gli studenti che nel corteo del mattino hanno coperto la lapide dedicata a Pinelli con la scritta: «anarchico innocente ucciso nei locali della questura» (l’ex sindaco Albertini aveva derubricato Pinelli a «innocente morto tragicamente»). Alle celebrazioni davanti alla banca dell’Agricoltura il centro sociale Cantiere ha contestato il presidente della provincia Guido Podestà . Dopo 17 anni di memoria corta e copertura all’estrema destra era il minimo che potesse succedere.
Le iniziative per non dimenticare continuano. Oggi alle 18 alla Camera del Lavoro con un monologo di Daniele Biacchessi e interventi di Carlo Arnoldi, Pisapia, Onorio Rosati e Guido Salvini. Giovedì 15 dicembre dalle 20 al Leoncavallo il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa e «Memoria Antifascista» organizzano una serata con Onorio Rosati, Giorgio Cremaschi, Piero Scaramucci, Lanfranco Bolis, Guido Viale, Mauro Decortes, Saverio Ferrari, i contributi di Licia, Silvia e Claudia Pinelli e la proiezione del video seminedito di Pasolini «12 dicembre».

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