Ordini professionali: mancata ogni autoriforma, cresce l’esercito dei precari

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Oltremodo trasversale nella politica: non per nulla, un parlamentare su due è iscritto a un ordine professionale. Le battaglie per abolire l’obbligatorietà  dell’iscrizione agli ordini professionali, gli esami di stato (così come il valore giuridico della laurea), le tariffe minime risalgono ormai agli anni ’60. Tutti i riformatori sono sempre usciti sconfitti. Grazie alla promessa che gli Ordini si sarebbe riformati da soli. Ma sui due milioni di scritti alle “professioni” ora incombe l’esercito delle partite Iva “fuori” dagli Ordini: il Cnel stima che siano almeno tre milioni. Ma per contare, prima, dovranno organizzarsi far eleggere qualcuno dei loro rappresentanti in Parlamento.


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