Monti ordina tagli a convegni e auto blu
ROMA – Ora la scure si abbatte su auto blu, consulenze, convegni, pubbliche relazioni, nomine onorifiche. In pratica, il “superfluo” della pubblica amministrazione, nota dolente quando si parla di sprechi e di contenimento della spesa. L’ultimo atto di fine anno di Monti, nella veste di ministro dell’Economia, è una circolare alle amministrazioni pubbliche (e agli enti che queste controllano) con un invito pressante: siate cauti. Il pareggio di bilancio del 2013, impegno preso con la Ue, non consente più a nessuno di sgarrare. Il ministero dell’Economia controllerà , e sottoporrà alla Corte dei Conti le spese improprie.
Le auto blu sono un chiodo fisso del Professore. Quando si era insediato a Palazzo Chigi, aveva chiesto di rimettere in circolazione per i ministri le auto italiane tenute in garage al posto delle lussuose vetture straniere. A ogni sforbiciata sui costi della politica e più in generale alle spese pubbliche, si scopre che le auto blu sono tante, anzi tantissime. Uno degli ultimi rilevamenti ne dà in circolazione 86 mila nella pubblica amministrazione con un costo stratosferico, che supera il miliardo all’anno. Ma qualcosa è cambiato. E quel che non lo è ancora, dovrà esserlo per forza. La circolare dell’Economia da messaggio rituale diventa un’avvertenza dettagliata: le amministrazioni pubbliche dovranno ridurre dell’80 per cento le spese di rappresentanza e per convegni; drastico taglio alle auto blu; stretta sulle missioni e poi ci sono gli incarichi onorifici i cui gettoni di presenza non devono superare i 30 euro. Un intervento – ha scritto Monti – reso necessario dalla «crisi finanziaria globale» e dalle «avverse condizioni in sede europea». Il premier-ministro chiede che «per le spese diverse da quelle inderogabili e necessarie» sia evitato qualsiasi spreco.
Al lavoro ieri a Palazzo Chigi, il premier ha avuto colloqui con i ministri su misure e agenda europea. Non dovrebbe esserci cdm prima dell’8 gennaio (il 6 Monti è a Parigi con Passera e Moavero; in programma il bilaterale con Sarkozy), ma saranno fissati gli incontri con le parti sociali e il giro dei colloqui con i leader dei partiti. Le misure per la crescita, le liberalizzazioni e la riforma del mercato del lavoro devono avere tempi rapidi: il 23 gennaio all’Eurogruppo il premier intende illustrare il pacchetto di provvedimenti della fase 2, quindi il 20 dovrebbe esserci il varo in cdm delle prime misure. Un impegno preso. Mantenuto l’altro impegno di rispondere in Parlamento al question time, cioè alle interrogazioni: Monti sarà a Montecitorio l’11 gennaio. Il 21 sarà in Libia; potrebbe andare a Washington nella terza settimana del mese per un incontro con Obama. Mentre il colloquio trilaterale a Roma con Merkel e Sarkozy slitta forse alla fine del mese. Oggi sarà una giornata di riposo per il Professore che resta a Roma. Festa in famiglia con figli e nipoti che lo hanno raggiunto, e tutti insieme in visita a una mostra.
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