Lo sciopero irrompe alla «giornata della pace»

by Sergio Segio | 13 Dicembre 2011 7:29

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Circa un centinaio di lavoratori supportati da una delegazione dei centri sociali della provincia, ha picchettato la fabbrica che occupa 900 persone. Su 550 occupati del primo turno ne sono entrati una ventina. Poi, alle 8,30, ci si è spostati ad Ancona alla tenda montata da settimane davanti al Cantiere Navale. Da lì un corteo è arrivato in centro e ha bloccato il traffico davanti alla sede della Banca d’Italia. La mattinata si è chiusa con il momento più importante dal punto di vista simbolico. Una parte dei manifestanti ha fatto irruzione alla «Giornata regionale per la pace». Qui il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi ha interrotto l’incontro con centinaia di studenti per dare la parola a Giuseppe Ciarrocchi, segretario regionale della Fiom. «Voi – ha detto davanti ad una platea attenta e silenziosa – sarete i lavoratori di domani: a voi è affidato il compito di far sì che concetti come giustizia, democrazia, lavoro e democrazia non siano parole vuote». Circa 500 persone hanno invece partecipato al presidio di Cgil Cisl e Uil, nell’ambito dello sciopero unitario di 4 ore. A margine della giornata una notizia che rende l’idea del clima che si respira dentro la Cgil. Il segretario regionale della Fiom, Giuseppe Ciarrocchi, è stato sospeso per sei mesi dall’incarico all’interno del direttivo confederale. La vicenda risale a questa estate. Il nuovo statuto della Cgil ha un articolo dove si «regolamenta» l’uso del logo ufficiale che non può essere utilizzato con «leggerezza». Dopo l’accordo del 28 giugno un esponente della Fiom aveva «riciclato», criticandola, una mail del segretario regionale che sottolineava la bontà  dell’intesa. Da qui il procedimento d’ufficio e la convocazione di Ciarrocchi davanti alla commissione disciplinare.

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PISA La polizia tiene fuori Fiom, Usb e Cobas
«Gli iscritti Cgil e i lavoratori dell’Ufficio Scolastico territoriale di Pisa, presenti stamani al presidio davanti alla prefettura, esprimono disagio e disapprovazione di fronte alla gestione della manifestazione». Una nota firmata dal comitato degli iscritti Cgil e lavoratori presenti al presidio fa riferimento ai momenti di tensione vissuti all’arrivo del corteo di Fiom, Usb e Cobas, cui la polizia ha impedito l’accesso alla piazza. «Si può anche manifestare unitariamente con chi in tutti questi anni (Cisl e Uil) ha sostenuto e favorito il disprezzo della volontà  dei lavoratori del governo berlusconiano; ma è inaccettabile impedire, utilizzando i cordoni della polizia, che lavoratori e studenti possano esprimere in piazza la loro contrarietà  verso tali scelte. Andare a braccetto con chi ha voluto estromettere la Fiom dalle trattative e contemporaneamente favorire l’emarginazione di lavoratori e studenti dissenzienti non ci porterà  da nessuna parte».

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