Liberalizzazioni, Monti prepara il piano

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ROMA — Mario Monti tornerà  stasera a Roma dopo quattro giorni festivi in famiglia. Farà  rientro a Palazzo Chigi in primo luogo per partecipare domani al Consiglio dei ministri e, soprattutto, per preparare la conferenza stampa di fine anno, prevista giovedì, in cui ha intenzione di annunciare le prossime misure organiche che il suo governo dovrebbe adottare. Un settore in cui il presidente del Consiglio sembra pronto ad accelerare è quello delle liberalizzazioni, della deregolamentazione e dell’apertura del mercato italiano ad un maggiore grado di concorrenza. Si tratterà  di «un piano organico, complessivo, equilibrato», secondo la definizione di queste ore dei suoi uffici, che dovrebbe superare le incertezze (su farmacie e taxi) verificatesi nel corso di approvazione del decreto legge contenente le misure per la finanza pubblica e lo sviluppo.
Il riserbo sul lavoro di questi giorni è dovuto anche al desiderio di Monti di comunicare in prima persona le novità : secondo i suggerimenti tecnici di Bankitalia (il dialogo fra Palazzo Chigi e Palazzo Koch non è mai stato così fruttuoso come in questo periodo) i settori che potrebbero essere interessati variano, a titolo di esempio, dal trasporto marittimo a quello aereo, dai servizi postali a quelli per la mobilità  urbana, sino alla regolamentazione per l’esercizio di determinate professioni o attività  economiche.
L’altro settore sul quale sono attese novità  è quello dei lavori pubblici e delle infrastrutture: un contributo per la conferenza stampa è stato espressamente chiesto da Monti a Corrado Passera, che in queste ore sta lavorando al tema, dicono a Palazzo Chigi, in stretta collaborazione con il collega che ha le deleghe alla Coesione territoriale, Fabrizio Barca: non è esclusa nelle prossime settimane la convocazione di una riunione del Cipe, per sbloccare un’altra tranche dei fondi strutturali europei (i cosiddetti Fas); l’obiettivo è quello di far ripartire nel più breve tempo possibile un numero di cantieri e di opere strategiche per il Paese, in modo duraturo, con il contributo di risorse private e con un volume tale da incidere sulle crescita del prodotto interno.
Altre novità  potrebbero arrivare in sede di spending review, il lavoro che l’esecutivo sta proseguendo sulle pieghe del bilancio pubblico, in previsione di tagli mirati alla spesa: secondo un’analisi di Bankitalia fatta dal direttore della Ricerca economica, Daniele Franco, di fronte alle commissioni parlamentari, sarebbe utile che in questa cornice il governo procedesse con l’unificazione delle agenzie fiscali, la razionalizzazione dell’organizzazione giudiziaria, il coordinamento (leggi integrazione ndr) delle attività  delle diverse forze di polizia, l’adozione di «indicatori dell’efficienza delle differenti strutture pubbliche (uffici, scuole, ospedali, tribunali)». Il Consiglio dei ministri convocato per l’approvazione di alcune misure di natura amministrativa dovrebbe essere utile a Monti anche per fare il punto con i suoi ministri.


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