La Fiom propone un referendum per abrogare il patto separato
Ad annunciare l’iniziativa il responsabile nazionale auto della Fiom, Giorgio Airaudo e il segretario provinciale dei metalmeccanici torinesi, Federico Bellono per i quali l’obiettivo è di arrivare a raccogliere il 20% del firme sul totale degli 86 mila 200 addetti del gruppo. «Il regolamento delle Rsu – ha spiegato Airaudo – prevede che si possa chiedere il referendum abrogativo di un accordo e poiché quello siglato la scorsa settimana per quanto ci riguarda contiene un vulnus democratico, cioè permette ai lavoratori di aderire a qualsiasi sindacato, ma di essere rappresentati solo dai sindacati firmatari, noi ci predisponiamo a garantire i diritti di queli lavoratori che voglio che la Fiom resti in fabbrica». «Il referendum è una battaglia per la libertà sindacale, non perché la Fiom è esclusa – ha aggiunto il segretario generale Fiom Maurizio Landini – Il nuovo accordo non incrementa le buste paga: assicura soltanto 20 euro lordi di aumento l’anno»
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