La deputata con la divisa da operaia “Ho dato voce alle mie ex colleghe”
ROMA – «Non è stata una farsa. Quella era la mia divisa da lavoro e la porto con orgoglio». Emanuela Munerato, quarantacinquenne di Lendinara, in provincia di Rovigo, ha indossato un grembiule arancione, una cuffietta bianca e i tappi antirumore per raccontare al governo Monti, e soprattutto al ministro Fornero, la vita degli operai che devono ritardare la pensione a causa della manovra. Fino a due giorni prima di entrare in Parlamento con la Lega Nord lavorava in fabbrica: ha fatto l’operaia tessile per quindici anni.
A chi è venuta l’idea di tirar fuori la divisa?
«A me, a casa, ascoltando le mie colleghe operaie arrabbiatissime per quello che stanno facendo. Ho detto a mio marito: è il mio mondo, lo devo raccontare. Reguzzoni non sapeva nulla, anzi, mi ha chiesto: “Perché non me l’hai detto?”. All’inizio mi sono emozionata, mi capita sempre quando parlo in aula, ma avere quell’abito mi ha resa più forte».
Il pd Ginefra l’ha definita una carnevalata, e ha accusato: è la Lega che ci ha portati a questo punto.
«La Lega ha sempre difeso le pensioni, non mi sembra che Umberto Bossi abbia mai detto: “Attacchiamole”, e la crisi non è certo colpa di Berlusconi, lo spread è ancora alto. Mi sembra che quello che sta facendo Monti non sia di buon auspicio per l’economia mondiale»
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