Istat: hanno più tempo libero, ma dormono di meno

Loading

Aumenta anche in questo caso il tempo dedicato agli spostamenti (+19′), mentre diminuisce il tempo dedicato al lavoro retribuito, che in un giorno medio del 1988-1989 veniva svolto dal 6,4% degli anziani, contro il 2,7% registrato nel 2008-2009- dice il Report- Le differenze di genere sono in questo caso evidenti. La diminuzione del tempo per le attivita’ fisiologiche e’ maggiore per gli uomini (55′ in meno contro i 34′ per le donne), mentre il tempo dedicato al lavoro familiare cresce di 18′ per gli uomini e diminuisce di 21′ per le donne. Il tempo libero degli anziani e’ cresciuto nella stessa misura per le donne e per gli uomini (+ 40′), portandosi a 7h31′ per i primi e a 6h06′ per le seconde”.

Per gli anziani la distanza tra i sessi nel lavoro familiare “resta elevatissima (2h20′) come per gli occupati, per cui le differenze di genere nel tempo libero sono le piu’ alte tra i segmenti di popolazione analizzati: le anziane hanno 1h25′ di tempo libero in meno dei coetanei maschi. In sintesi, per gli anziani l’uscita dal mercato del lavoro implica la dilatazione di tutti gli altri tempi di vita; unica eccezione sono gli spostamenti, che si riducono al 4,4% del tempo quotidiano degli uomini e al 2,6% per le donne. Oltre la meta’ del giorno medio settimanale e’ dedicato a dormire, mangiare e ad altre attivita’ di cura della persona (51,7%)”.

Rispetto alle fasi di vita precedenti “anche il tempo dedicato al lavoro familiare aumenta, ma mentre per le donne arriva a occupare un quinto della giornata, per gli uomini si ferma al 10,6%. Di conseguenza il tempo libero si dilata rispetto alle fasi di vita precedenti e occupa uno spazio maggiore per ambedue i generi: per gli uomini ben il 31,3% del tempo totale, contro il 25,4% per le donne”.

(DIRE)

 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Costruzioni, la follia costa 800 milioni l’anno

Loading

Ogni giorno in Italia spariscono 35 ettari di suolo sotto una colata di cemento. In due anni sono stati “bruciati” 250 chilometri quadrati di territorio. Questa calamità non naturale ha un costo per la collettività di circa 800 milioni di euro all’anno. Senza contare i danni irreparabili per l’ecosistema

Annuario statistico Istat: «Italia paese di anziani». Calo delle nascite, più single

Loading

Annuario Istat. L’Annuario statistico del 2017 fotografa il paese: ci si svaga e informa ancora via tv, poco coraggio delle imprese sul digitale

Dati Istat. Lo chiamano lavoro, ma è precariato senza diritti

Loading

In Italia è considerato occupato chi ha lavorato almeno un’ora nella settimana di riferimento alle rilevazioni dell’Istat sull’occupazione. Record di occupati dal 1977 grazie all’aumento inarrestabile dei contratti a termine

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment