IRAN Oscurato il sito web di Rafsanjani

Loading

Sarà  la prima consultazione generale dopo le elezioni presidenziali del giugno 2009, il cui risultato è stato contestato da un movimento popolare che ha riempito le strade per parecchi mesi. E in vista del voto, il regime ha aumentato la sua pressione su quel che resta dell’opposizione riformista. Rafsanjani, tuttora capo del Consiglio per il discernimento delle scelte, ha perso molto del suo antico potere ma resta un grande avversario della Guida suprema. Considerato filo-establishment dai riformisti più accesi, si era schierato con l’opposizione nel 2009. Venerdì scadeva il termine per la presentazione delle candidature; i partiti riformisti hanno annunciato di non aver presentato proprie liste perché non ci sono le condizioni per un voto «libero e trasparente».


Related Articles

Nessuna moratoria sugli sfollati

Loading

SPAGNA. Il Partito popolare sfratta il diritto alla casa

Hollande chiede uno sforzo ad Atene

Loading

Prove d’intesa con la Merkel. Ma Schà¤uble gela i greci: nessun rinvio

La rivolta dei «senza» È il primo effetto dei piani di austerity

Loading

LA CRISI SOCIALE  Il tumulto continua e dilaga. Al terzo giorno di scontri ed espropri, quella che era cominciata come una rivolta localizzata contro il razzismo della polizia, sta assumendo contorni per certi versi inaspettati e diventando il «caso più serio e distruttivo di violenza urbana dai tempi delle rivolte di Brixton e Toxteth del 1981», per usare le parole del quotidiano britannico The Guardian.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment