In piazzale Loreto corteo antirazzista in solidarietà  con le comunità  senegalesi

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Ventuno anni dopo, il Forum sociale mondiale delle migrazioni ha lanciato un appello per la realizzazione di una «Giornata di Azione Globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti». Appello raccolto anche dal Comitato milanese che oggi, insieme alla comunità  senegalese, ha organizzato una manifestazione invitando in piazza tutti coloro che non tollerano razzismo e fascismo (ore 14,30 in piazzale Loreto angolo via Padova per un corteo che sfilerà  fino alla stazione Centrale). Non si tratta di una manifestazione genericamente appesa ad un appello formulato nel secolo scorso, il Comitato infatti chiama in piazza italiani e stranieri per chiedere il diritto dei migranti al permesso di soggiorno, il diritto al voto e alla cittadina per i figli nati in Italia e la chiusura dei centri di detenzione – una vergogna con cui anche i più sinceri democratici sembrano rassegnati a convivere. Il corteo è occasione anche per stringersi attorno alla comunità  senegalese di Milano e mandare un messaggio di solidarietà  a quella di Firenze, che in contemporanea sfila per protestare contro l’uccisione di Mor Diop e Samb Modou.


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Il rapporto Darusman riconosce il governo singalese responsabile di gravi crimini di guerra e contro l’umanità  commessi negli ultimi mesi della guerra contro le Tigri tamil, costati la vita a 40mila civili

La giustizia europea rivoluziona il diritto d’asilo

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In futuro gli immigrati che hanno inoltrato richiesta d’asilo non potranno essere trasferiti in uno stato dell’Ue dove “rischiano di essere sottoposti a trattamenti disumani e degradanti”, scrive la Tageszeitung. La Corte di giustizia europea ha infatti dato ragione a 6 rifugiati afgani, iracheni e algerini, che dopo essere entrati nell’Unione passando per la Grecia hanno successivamente inoltrato una richiesta d’asilo nel Regno Unito e in Irlanda. Conformemente al regolamento “Dublin II“, che stabilisce che le domande d’asilo devono essere esaminate dal primo stato europeo che ha accolto i rifugiati, i 6 erano stati trasferiti nuovamente in Grecia, dove però le condizioni di accoglienza sono pessime.

La Cooperazione discute di violenza contro le donne

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Si svolge in questi giorni a Roma la Conferenza Internazionale sul ruolo della Cooperazione allo sviluppo nel contrasto della violenza contro le donne. Gli studi, sia quelli indipendenti condotti dalla nostra organizzazione, (vedi il dossier InDifesa su www.terredeshommes.it ) sia delle Nazioni Unite, dimostrano una serie di violazioni crescenti in questo campo, che spazia dalle forme «classiche» della violenza legata alle forme di schiavitù domestica, alla prostituzione minorile, dallo sfruttamento del lavoro minorile sino ai matrimoni combinati tra maschi adulti e bambine anche sotto i dodici anni.

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