Il dossier. Le misure del governo
Con l’obiettivo di avere il via libero definitivo al Senato prima di Natale il provvedimento da 20 miliardi per il 2012 ieri è approdato nell’aula della Camera, in un clima da bagarre animato dalla Lega che ha provocato una seduta-fiume notturna con un sostanziale intento ostruzionistico: il testo è quello uscito dalla Commissione Bilancio sul quale, dopo la presentazione di un maxiemendamento, il governo oggi porrà la fiducia in vista del voto di domani. Nodo aperto che potrebbe riservare qualche ulteriore cambiamento: l’abolizione della penalizzazione per chi va in pensione prima di 62 anni chiesta dal Pd a viva voce. Da registrare la rivalutazione al 100% per le pensioni sotto i 1.400 euro anche per il 2013 (oltre che per il 2012), il colpo di freno sulle liberalizzazioni dei farmaci, e l’aumento della «tassa» sui capitali scudati. Si conferma l’abolizione del tetto di 1.200 euro sui bolli per le attività finanziarie (fondi, azioni, gestioni ecc.) che consentirà un prelievo proporzionale dell’1 per mille anche sopra 1,2 milioni di euro e che si trasforma in una vera e propria patrimoniale sui titoli. Si allenta invece la tassa su auto di lusso e barche ma a rimetterci saranno i fumatori: si prevede un aumento dei tabacchi. Allo scopo di inserire granelli di sabbia negli ingranaggi della finanza il governo si schiera, a sorpresa, a favore della Tobin tax (tassa dello 0,1 % sulle transazioni finanziarie), già sostenuta da Commissione Ue, Francia e Germania. «Italia disposta a rivedere le proprie posizioni», ha annunciato Monti facendo riferimento alla posizione sostanzialmente contraria tenuta dal governo Berlusconi. E per monitorare la nuova manovra arriveranno a Roma la prossima settimana gli ispettori dell’Fmi.
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