I giorni di ottobre della triste Europa tra banchieri, escort e cancellerie

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Sarkozy che rinuncia a vedere la figlia nascere e si trova a urlare contro l’ex capo della Bce Trichet nei camerini dell’Opera di Francoforte, le grandi manovre di Angela Merkel che fa cadere i governi di Grecia e Italia come birilli, Berlusconi che si appisola nelle ore più drammatiche del vertice di Cannes. Nulla di inedito, salvo particolari vividi, da insider, che disegnano un’Europa da brividi, da anni ’10. Ma del ‘900. In quei giorni, sui giornali italiani, Berlusconi celebrava il congresso di Scilipoti e giurava che «anche stavolta durerò cinque anni». 
Il Cavaliere però non è il protagonista. Il senso politico dell’inchiesta è riassumibile nelle ultime due righe del lungo articolo: «La Germania ha imposto l’austerità  pan-europea come la chiave per stabilizzare il continente, ma gli investitori restano scettici. Gli spread italiani sono ancora a un livello preoccupantemente alto. E l’Europa è ancora in cerca di soldi». Critiche rafforzate, per i duri di orecchie, da un editoriale feroce pubblicato nello stesso numero («I leader europei hanno bisogno di una lezione di storia») in cui si parla in lungo e largo nientemeno che della Prima Guerra Mondiale.


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