by Editore | 31 Dicembre 2011 8:16
Un conto salato, da oltre 2mila euro per ogni famiglia italiana. Il 2012 si apre all’insegna dell’ennesima stangata. In buona misura dovuta al decreto Salva Italia, ai ritocchi regionali delle accise sui carburanti, ai nuovi rincari di gas e luce pari a 54 euro in più annui, ai costi supplementari che si scaricheranno sulle spalle dei pendolari e sugli automobilisti con rincari delle polizze in linea con quelli del 2011 e aumenti medi del 3,5 per cento dei pedaggi autostradali.
L’anno della recessione annunciata parte, quindi, con il piede sbagliato e le famiglie dovranno fare i conti anche con l’introduzione dell’Imu, con aumenti pesanti delle addizionali regionali, dei servizi forniti dal settore bancario, dalla raccolta rifiuti. A catena, spinti dalla voce energia e dal prezzo del petrolio che nonostante la crisi resta a livelli altissimi, nel corso dell’anno rincareranno gli alimentari e i generi di prima necessità . Secondo le associazioni Adusbef e Federconsumatori «nel 2012 gli aumenti di prezzi e tariffe toccheranno i 2.103 euro a famiglia». Si tratta di «aumenti insostenibili» secondo le due associazioni, «che determineranno pesantissime ricadute sullo stile di vita delle famiglie e l’intera economia. Che farà i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi».
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