Edison ai francesi, muove Consob

by Editore | 28 Dicembre 2011 8:55

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MILANO — Sulla Edison sventolerà  la bandiera francese, e sull’ex genco Edipower sarà  issato il tricolore italiano. L’accordo è arrivato all’alba di ieri, dopo un anno di laboriose trattative. Ma adesso, quasi sul filo di lana della scadenza dei patti (fissata con l’ennesima proroga al 30 dicembre) ecco l’intesa preliminare: i francesi di Edf conquistano, con l’80,7% del capitale, il controllo della Edison, rinunciando però a Edipower, che resterà  al 100% in mani italiane.
La maratona notturna che ha portato alla chiusura del negoziato per il riassetto di Foro Buonaparte prevede, nel dettaglio, che Edf acquisti da Delmi (società  che raggruppa gli azionisti italiani, A2a e Iren in testa) il 50% di Transalpina di Energia (Tde), la holding che possiede il 61,3% della Edison. L’acquisizione avverrà  a un prezzo per le azioni Edison di 0,84 euro, di poco superiore ai corsi di Borsa e comunque inferiore alle iniziali richieste degli italiani, ed è condizionata alla conferma da parte della Consob che il prezzo dell’Opa obbligatoria non sia superiore a tale valore.
Per quanto riguarda invece Edipower, Delmi acquisirà  da Edf il 50% oggi detenuto dalla Edison, insieme alla quota del 20% in mano alla svizzera Alpiq, per un valore, rispettivamente, di 600 e di 200 milioni di euro. La ex genco resterà  quindi tutta italiana: 70% a Delmi, 20% ad A2a e 10% a Iren. Nella bozza di accordo è anche previsto che il rifornimento di gas a Edipower sarà  garantito da contratti di fornitura con Edison, a condizioni di mercato, per il 50% del fabbisogno nei prossimi 6 anni. Nella nota non c’è invece nessun riferimento all’indebitamento di Edipower (che ammonta a 1,1 miliardi): presumibilmente dovranno accollarselo i nuovi soci (Thomas Piquemal, direttore finanziario di Edf, ha sottolineato in una conference call che l’operazione dovrebbe ridurre l’indebitamento del gruppo francese proprio di 1,1 miliardi).
Adesso l’intesa dovrà  ricevere, entro il 31 gennaio, l’approvazione dai singoli consigli di amministrazione di tutte le società  coinvolte; per il 15 febbraio dovrà  arrivare la firma dei contratti definitivi; il closing dell’operazione è stato fissato entro il 30 giugno 2012.
Su tutto incombe però, da subito, il via libera da parte della Consob: l’organismo di vigilanza ha già  fatto sapere che, pur apprezzando il pregio della sintesi del comunicato sull’accordo diramato ieri mattina, è necessaria maggiore chiarezza, data la particolare complessità  dell’operazione. Una richiesta che, in base all’articolo 114, implica anche una risposta in tempi rapidi, attraverso un comunicato da diramare «senza indugio» a tutti i soci coinvolti, che metta in evidenza le caratteristiche della nuova intesa, «che sono diverse rispetto all’operazione preannunciata nei mesi scorsi». Non solo. La Consob, in merito al valore di acquisizione delle azioni Edison fissato a 0,84 euro, ha chiesto anche quali sono stati i criteri di calcolo seguiti nel determinare questo prezzo: trattandosi di un’Opa con parti correlate impone anche adempimenti particolari. Inoltre Edf e A2A dovranno spiegare al mercato maggiori dettagli sulle condizioni di fornitura di gas a Edipower, da parte della Edison.
Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, al centro dei frenetici negoziati dei giorni scorsi, ha espresso soddisfazione per l’accordo. Delusa invece la Borsa, con le azioni Edison che hanno perso l’1,74% (a 0,817 euro); per contro ha festeggiato A2a (+2,71%).

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