by Editore | 17 Dicembre 2011 8:58
dopo che, lunedì, una rivolta contro il «furto di terre» ha costretto alla fuga i funzionari corrotti, ieri ha ricordato Xue Jinbo, l’«eroe del popolo» morto una settimana fa mentre era in carcere perché accusato di avere partecipato alla protesta popolare: due ore di condoglianze alla famiglia e la richiesta di restituzione della salma (per i parenti sul cadavere ci sono evidenti segni di tortura). Wukan resta circondata da centinaia di poliziotti e militari, mentre continuano le trattative tra il governo centrale e i residenti. Secondo Malcolm Moore, il giornalista del «Telegraph» che ha seguito dall’inizio la vicenda, le autorità offrirebbero viveri ai residenti che accettano di passare dalla parte del governo e di denunciare i rivoltosi. E un paio di centinaia di pescatori avrebbero ceduto.
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