Cina: Wukan sotto assedio e ricatto
dopo che, lunedì, una rivolta contro il «furto di terre» ha costretto alla fuga i funzionari corrotti, ieri ha ricordato Xue Jinbo, l’«eroe del popolo» morto una settimana fa mentre era in carcere perché accusato di avere partecipato alla protesta popolare: due ore di condoglianze alla famiglia e la richiesta di restituzione della salma (per i parenti sul cadavere ci sono evidenti segni di tortura). Wukan resta circondata da centinaia di poliziotti e militari, mentre continuano le trattative tra il governo centrale e i residenti. Secondo Malcolm Moore, il giornalista del «Telegraph» che ha seguito dall’inizio la vicenda, le autorità offrirebbero viveri ai residenti che accettano di passare dalla parte del governo e di denunciare i rivoltosi. E un paio di centinaia di pescatori avrebbero ceduto.
Related Articles
Il dilemma dell’esercito, la mediazione di al Azhar
IL CAIRO Gli accampamenti pro-Morsi non saranno sgomberati, almeno per il momento
Si apre la possibilità di un dialogo grazie all’incontro organizzato dal centro dell’Islam sunnita. «Sarà un’occasione per la riconciliazione», dice lo sheykh Abdallah Taier
Rotta balcanica, la nuova rotta dei migranti in Bosnia spaventa l’Ue
Balcani. Più di 4..000 arrivi dall’inizio dell’anno. Sarajevo minaccia di chiudere i confini e accusa l’Europa: «Lasciati soli a gestire la crisi»
Libano, sull’orlo di un vulcano
L’alternativa c’è – foto: internazionale.it
Libano, e dici incontro di religioni e di culture diverse. Libano, e immancabilmente il pensiero torna alla terribile guerra civile degli anni ’80, al breve ma sanguinoso conflitto del 2006 tra Israele e il movimento armato di Hezbollah e infine ai focolai di tensione di queste ultime settimane determinatisi in seguito all’aggravarsi della violenza in Siria.