Capitale mondiale dell’auto elettrica “2040, mai più gas”

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BERLINO. Più una metropoli è pulsante, più è inquinata dai gas di scarico. O almeno il rischio e la tendenza sono quelli, pensiamo tutti. Movimento giorno e notte, eventi culturali e movida notturna, rendono l’auto necessaria. Ma proprio una delle più stimolanti città  europee, Amsterdam, vuole diventare la prima al mondo libera dai gas di scarico. Auto elettriche favorite da subito, incentivi e infrastrutture da costruire a marce forzate. L’obiettivo è il 2040: entro allora, nella “Venezia del Nord”, tra vicoletti e strade lungo i Grachten, gli splendidi canali su cui si affacciano monumentali palazzi, si potrà  circolare solo con e-car o veicoli ad emissione zero. Scommessa temeraria, ma gli olandesi vogliono riuscirci. E da quando costruirono il loro paese strappando al mare buona parte del territorio su cui vivono, sono abituati a lanciare e vincere sfide.
«Avremmo sempre bisogno delle auto», dice Pieter Swinkels, portavoce dell’iniziativa lanciata dal municipio. «Ma vogliamo che in futuro non producano più emissioni. Vogliamo che la città  con più alta densità  di musei al mondo per chilometro quadrato abbia un’aria pulita, e solo con le auto elettriche sarà  possibile». Amsterdam città  dall’aria pulita senza rinunciare a cultura e movida è una realtà  che sta nascendo in corsa. Isola “rossa” (socialdemocratica, governata tradizionalmente dal Partij van de Arbejd, i laburisti), la metropoli batava fa sul serio. Per il sindaco Eberhard van der Laan trasformarla in città  senza smog è sogno possibile.
Come si fa? Meneer van der Laan e il suo team hanno già  fatto installare 350 colonnine con la presa per il rifornimento delle auto elettriche in città . Entro il 2013, quelle pubbliche dovranno salire ad almeno mille. E almeno altrettante, grazie a sovvenzioni o sgravi fiscali, dovranno essere quelle nei garage privati di condomini o case popolari. Non è finita: le tariffe dei parcheggi in centro, con cinque euro l’ora, sono tra le più care in Europa. Ma entro marzo le auto elettriche potranno parcheggiare gratis, o fermarsi ovunque per caricare e scaricare persone e merci. Ai tre milioni di euro spesi all’inizio per sovvenzionare l’acquisto delle prime 260 auto elettriche in città , se ne aggiungeranno nel 2012 altri nove per incoraggiare le aziende a dotarsi di flotte di e-car e liberarsi delle auto a motore a scoppio. E chiunque comprerà  un’auto elettrica godrà  di uno sconto del 50 per cento sulla differenza di prezzo rispetto al corrispondente modello a benzina. Marcia a tappe forzate, di qui al 2040 quando solo auto elettriche o comunque a zero emissioni potranno entrare in città . Entro il 2015, spiega Meneer Swinkels, si punta ad avere almeno diecimila e-cars circolanti in città , e dovranno salire a 40mila cinque anni dopo.
Intendiamoci, ad Amsterdam le premesse per incoraggiare il cittadino comune a dire addio all’auto a pistoni ci sono tutte. Con appena 750mila abitanti, ha quattro linee di metrò più una in costruzione, quindi più che a Milano o a Roma. I tram, elettrici e quindi a zero emissioni anch’essi, sono il trasporto pubblico di superficie più diffuso. E poi basta arrivare a Centraal station, l’enorme stazione centrale su palafitte in cemento armato, per vedere ai parcheggi più biciclette che taxi o auto private. Più avanti, anche se non sarà  facilissimo, Amsterdam vuole che anche furgoni, camion, battelli da carico e vaporetti dei turisti marcino solo con propulsioni a emissioni zero. Una chiatta comunale per il trasporto rifiuti già  marcia con il motore elettrico. Insomma, preparatevi: presto quando sbarcherete da un jet a Schiphol international o da un treno ad alta velocità  francese o tedesco a Centraal Station, poi sarà  solo con e-car che raggiungerete il Rijksmuseum, il museo Van Gogh, ogni altro hot spot da visitare, o a sera i locali attorno a Leidseplein, o per i libertini le luci rosse dei Wallen. Godersi la vita è possibile anche senza inquinare.


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