Benzina, Troppi Vincoli è la più Cara in Europa

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ROMA — Il regalo di Natale più amaro chi è partito per le feste l’ha trovato al distributore. Lo scatto all’insù dei prezzi del carburante è sensibile. Circa 10 centesimi in più al litro per la benzina e circa 12 per il gasolio per auto. Disposti dalla manovra Monti, hanno fatto la differenza con lo scorso anno. E hanno aumentato il nostro divario con 26 Paesi Ue. Soprattutto con quelli confinanti. Il governo sta però studiando un modo per correre ai ripari. Il premier conta di varare entro gennaio un piano per favorire la concorrenza nella distribuzione, nel tentativo di correggere l’anomalia italiana e uno dei fattori di aumento dei costi di gestione che incide sul prezzo finale alla pompa.
Intanto poco consolano i dati in calo del petrolio, che ieri ha chiuso sotto la soglia dei 100 dollari al barile (99,63) con una discesa dell’1,7%. Giacché siamo abituati a veder scendere molto lentamente i prezzi al distributore, a fronte di rincari molto rapidi. Il balzo, dopo il decreto Salva Italia, c’è stato in tempo reale. Secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico il prezzo medio al distributore che prima era di 1,589 è salito in media a 1,675. È il più alto in Europa, dove la media è di 1,504. Un mese prima ci superavano Svezia e Regno Unito. Ma loro sono passati, rispettivamente, da 1,564 a 1,544 e da 1,607 a 1,578. Seconda è l’Olanda, dove si va più in bici che in auto, e il prezzo della benzina è 1,623. 
Ben altra musica tra i Paesi con noi confinanti. In Svizzera, a seconda dei cantoni, la benzina oscilla tra 1,61 e 1,81 franchi (1,31/1,46 euro). In Slovenia costa 1,328 euro; in Austria 1,352. Per non parlare della Bulgaria (1,139); della Polonia (1,217) e del Lussemburgo (1,289).
Situazione altrettanto fosca per il gasolio per auto. Da noi costa 1,653 euro. Siamo secondi solo al Regno Unito dove si paga 1,678 euro. Più che in Spagna (1,285), in Francia (1,368), in Germania (1,399). In Slovenia il prezzo è di 1,277 e in Austria di 1,366. In Svizzera il prezzo oscilla tra 1,72 e 1,99 franchi (1,39/1,61 euro). 
L’Unione Petrolifera si difende: «Non è certo colpa nostra se il prezzo alla pompa è così alto. Ma delle accise», spiega Marco D’Aloisi, responsabile delle relazioni esterne. «La manovra è stata un bel salasso. Siamo arrivati a quasi il 60% della tassazione» fa notare, snocciolando le cifre della fiscalità , a partire dal diesel: «L’incidenza della tassazione è quasi del 54%, contro il 49,7 della Germania, il 48,2 della Francia e il 41,9 della Spagna. E se non ci fosse stata la manovra il prezzo della benzina sarebbe già  sceso». 


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