Vice e sottosegretari, in corsa per l’Economia un uomo di Bankitalia
I partiti, paralizzati dai veti reciproci, hanno passato la mano, delegando all’esecutivo la scelta. Tanto è vero che Angelino Alfano ripete quello che aveva anticipato ieri: «Fino all’altro giorno l’emergenza erano gli spread, oggi sono i sottosegretari. Anche se i sottosegretari li fanno tra un mese, sono 30 giorni di stipendi in meno». Un modo per sottolineare il disinteresse verso queste nomine. Anche se alcune figure chiave dovranno essere concordate e sarà necessario il via libera delle principali forze che sorreggono il governo. Tra i nodi da sciogliere, il principale resta la presenza o meno di Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, per il quale si studia la possibilità di mantenere l’attuale incarico. Se tutto andrà come sperato da Monti, sarà lui a guidare da viceministro la squadra di sottosegretari all’Economia. Tra loro potrebbe esserci Vieri Ceriani, già capo dei servizi fiscali di Bankitalia e capo della commissione sulla riforma fiscale creata da Tremonti.
Tra i candidati al ruolo di sottosegretario alle Infrastrutture c’è anche Mario Ciaccia, che è amministratore delegato di Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo, una controllata di Intesa San Paolo, la banca guidata fino a qualche giorno fa dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Resta in bilico la nomina di Carlo Dell’Aringa. Economista del lavoro, già collaboratore di Marco Biagi, sarebbe sgradito alla Cgil. Veto che Giuliano Cazzola, ex cgil e deputato pdl, si augura non si verifichi: «Spero che questa sordida vicenda sia smentita dagli interessati e da fatti concludenti nell’interesse di Paese e governo». Tra gli altri nomi di cui si parla c’è Michele Tiraboschi, allievo di Biagi, oltre a Bruno Manghi, sociologo della Cisl.
Candidato sottosegretario all’Interno l’attuale Segretario Generale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia) Angelo Rughetti. Criticato da Francesco Storace (segretario della Destra), che parla di «conflitto d’interesse» e di «casta e lobby», Rughetti riceve solidarietà bipartisan. Lo difende il sindaco di Roma Gianni Alemanno: «È un attacco fuori luogo». E lo difende l’ex sindaco di Torino ed ex presidente dell’Anci Sergio Chiamparino: «L’ho visto all’opera, può fare bene. Quanto al conflitto d’interesse, sono certo che la sua prima azione sarebbe di sospendere l’incarico all’Anci».
Restano da definire gli incarichi per l’Istruzione e la Giustizia. Al fianco del ministro Ornaghi potrebbe andare Salvatore Nastasi, già capo di gabinetto, o Umberto Croppi, sponsorizzato da Fini. Problematica la situazione alla Giustizia dove pare in bilico la nomina di Giovanni Ferrara, procuratore di Roma. L’alternativa potrebbe essere Michele Saponara. Per i Rapporti col Parlamento si fanno i nomi di Federico Toniato, funzionario del Senato e in questi giorni collaboratore di Monti, e di Antonio Malaschini; all’Editoria di Carlo Malinconico; allo Sviluppo di Tullio Fanelli; alla Funzione pubblica di Francesco Verbaro. E alla Sanità s’avanza il nome di Elio Alfio Cardinale, ex preside della Facoltà di Medicina di Palermo.
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