Sempre più morti sul lavoro: ben otto in 30 ore

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Una strage nell’arco di circa 30 ore, praticamente poco più di una giornata: da lunedì mattina a martedì pomeriggio sono morti ben otto lavoratori, e quattro erano over 55. La crisi si manifesta non solo nella accresciuta mancanza di sicurezza, ma nella sempre più diffusa necessità  che gli anziani si dedichino a lavori pesanti, un tempo riservati agli under 50.
La prima vittima, morta alle 12 di lunedì, è un operaio di 43 anni, Marcello Cassinese, schiacciato da una pedana carica di zucchero nello zuccherificio SfirLog di Foggia (del gruppo Sfir). La vittima si trovava su un nastro trasportatore che si sarebbe inceppato causando la caduta del bancale carico di confezioni. Un secondo operaio di 48 anni, edile, ha perso la vita sempre lunedì, a Silvignano (Spoleto). L’uomo è caduto da un’impalcatura, finendo su una grossa vite che si è conficcata in un occhio.
Martedì hanno perso la vita ben 6 operai. Il primo è un polacco di 28 anni, morto a Supino (Frosinone), cadendo da un’impalcatura alta 10 metri. Ma le vittime nel solo Lazio, martedì sono state due: qualche ora dopo l’infortunio nel frusinate, un uomo di 58 anni, Giuseppe Delle Monache, è stato schiacciato da due lastre di peperino (una pietra locale) pesanti alcuni quintali ciascuna. La vittima stava transitando all’interno della cava in cui lavorava ed era alla guida del macchinario adibito al taglio dei blocchi di peperino.
Altri due edili hanno perso la vita a Como e nel triestino: nel primo caso a morire è stato Bruno Bellocco, di 56 anni, colpito da una pietra nel corso di operazioni di scavo in un cantiere a Montano Lucino; l’altro infortunio è avvenuto ad Aurisina, nella Venezia Giulia, dove un operaio di 59 anni che lavorava alla escavatrice è rimasto schiacciato dalla caduta di uno sperone di roccia.
Un altro immigrato, il trentasettenne romeno Gheorghe Barbuta è morto a Piacenza: ha perso l’equilibrio cadendo da un tetto, e ha battuto la testa contro alcune assi. Infine Renzo Salvadori, 64 anni, referente provinciale di Mediaset, è morto in un incidente stradale sul percorso che lo portava a Peglio (Pesaro Urbino) per l’installazione di un’antenna.
Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, chiede al nuovo governo di «avviare subito un piano straordinario di controlli sulla sicurezza e sulla regolarità  del lavoro nei cantieri».


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