Scatta l’aumento delle accise Benzina più cara
E proprio in queste due regioni, già martoriate da frane e allagamenti, il rincaro dei carburanti sarà ancora più pesante: il decreto Milleproroghe consente anche alle amministrazioni regionali, in casi eccezionali, di «mettere mano», con aumenti fino a 5 centesimi al litro, alle imposte sui carburanti per accedere dal Fondo nazionale di protezione civile. Così, mentre la Regione Toscana ha già annunciato, tramite il suo governatore Enrico Rossi, l’intenzione di applicare interamente l’addizionale (5 centesimi in più al litro per un anno a partire da gennaio, con l’obiettivo di incassare 50 milioni a favore della Lunigiana; proposta già approvata dalla giunta e in attesa del via libera dal consiglio regionale), a Genova la giunta guidata da Claudio Burlando sta decidendo in queste ore un intervento analogo e della stessa portata. «Non abbiamo scampo — spiega Pippo Rossetti, assessore al Bilancio della Regione Liguria —. Vista l’impossibilità di reperire risorse nel nostro esiguo bilancio stiamo valutando di prevedere una imposta regionale sulla benzina, così da escludere qualsiasi intervento su Irpef e Irap».
A livello nazionale, comunque, da aprile a oggi questo è il quarto intervento del governo sulle accise (dal latino «accensare», tassare), che gravano per il 55% sul prezzo della benzina alla pompa e per il 49% sul gasolio. Prezzo su cui è intervenuto anche l’aumento dell’Iva (la tassa sulla tassa), scattata, lo scorso settembre, dal 20 al 21%.
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