Rinnovabili, ultimo blitz del governo incentivi a pioggia sulle biomasse

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MILANO – Le associazioni di categoria e le imprese parlano di colpo di mano dell’ultima ora nel settore delle rinnovabili da parte del governo. Un blitz che dovrebbe sanare i ritardi accumulati dell’ultimo anno sulla scelta dei nuovi incentivi. Ma che potrebbe essere vanificato se, come sembra, verrà  dato il via nei prossimi giorni al nuovo esecutivo guidato da Mario Monti.
La notizia è che i ministeri di Agricoltura, Ambiente e Sviluppo economico hanno varato il decreto che prevede i nuovi incentivi per l’energia prodotta da eolico e biomasse. Che fa seguito a quello annunciato qualche giorno fa sulle rinnovabili termiche. Un provvedimento che porta la firma dei rispettivi titolari dei tre dicasteri Saverio Romano, Stefania Prestigiacomo e Paolo Romano. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbe passata la linea sostenuta dai primi due esponenti politici che avrebbero indirizzato la maggior parte delle risorse disponibili verso l’energia prodotta da biomasse. In altre parole, da tutti quegli impianti che bruciando, per lo più, gli scarti della lavorazione agricola arrivano a produrre elettricità  da mettere in rete.
Immediata la reazione delle associazione di categoria. In attesa di conoscere il dettaglio del provvedimento, non ci sono ancora prese di posizione ufficiali. Ma la sostanza dei commenti che si possono già  raccogliere vanno in un’unica direzione: «Si sta facendo lo stesso errore già  compiuto con le rinnovabili solari fino a due anni fa. Si sta spostando tutto il peso degli incentivi in un’unica direzione».
Non è questa l’unica contestazione dei produttori, in particolare del settore del fotovoltaico e dell’eolico. Protestano perché non c’è stato alcun confronto come invece sarebbe previsto. Proteste che ora verranno portate al tavolo Stato-Regioni da cui dovrà  passare il provvedimento prima di approdare al consiglio dei ministri. Quello che dovrebbe essere presieduto da Monti. Il quale potrebbe benissimo non tenerne conto e non solo perché l’agenda delle priorità  del nuovo ministero è composta da ben altri argomenti.
Ad attendere le nuove regole sugli incentivi è soprattutto il settore dell’eolico, molto cresciuto fino a tutto il 2010, tanto da far arrivare l’Italia a essere uno dei primi paesi in Europa per potenza installata. In questo settore, infatti, gli investimenti hanno subito un drastico rallentamento da quando nel marzo scorso si sono ridotti del 22% gli incentivi dei vecchi certificati “verdi” e in attesa della nuova disciplina.


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