Milano come Londra Ogni auto pagherà  5 euro per entrare in centro

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MILANO – Singapore è stata la prima città  nel mondo, Milano sarà  la prima in Italia. È qui che a gennaio partirà  la sperimentazione del ticket per circolare in auto in centro. Dopo quattro anni di Ecopass, il provvedimento antismog introdotto nel 2008 dall’allora sindaco Letizia Moratti, la giunta di centrosinistra guidata da Pisapia lancia la sua “rivoluzione ambientalista”. Si chiama Area C, da “congestion charge” il nome inglese del pedaggio per tutti attivo a Londra, ed è una misura per ridurre non l’inquinamento ma il traffico.
L’obiettivo è ambizioso: la giunta si aspetta un calo di 20-25 mila auto al giorno all’interno della Zona a traffico limitato dove si passerebbe da 75.500 veicoli circolanti a poco più di 50 mila. Una riduzione tra il 23 e il 28 per cento che andrebbe a sommarsi al 16 per cento già  ottenuto con il vecchio Ecopass. Come? Facendo pagare a tutti, esclusi sono i veicoli elettrici, un ticket di 5 euro. Nessuna distinzione dunque fra i carrozzoni Euro 1 e i nuovissimi Euro 5: solo le auto a metano, Gpl e ibride avranno una deroga per un anno alla fine del quale dovrebbero entrare anche loro nella categoria dei paganti. I ticket si potranno saldare via Internet, sms e nei parcometri del centro, ma i tecnici stanno ancora studiando altre soluzioni. Divieto di accesso totale invece ai diesel Euro 3 dei privati (quelli per il trasporto merci hanno una deroga così come quelli dei residenti), mentre chi abita all’interno dell’area dei Bastioni avrà  40 ingressi gratis l’anno, finiti i quali pagherà  2 euro per rientrare nella Ztl. Nessun ticket resteranno all’interno della circonvallazione protetta dalle telecamere.
La novità  scatena le critiche del centrodestra che dà  subito all’Area C più soprannomi: Area Cassa per l’ex vicesindaco Riccardo De Corato, Ecotassa per il presidente della Provincia Guido Podestà . Risponde il sindaco Pisapia: «Non sarà  un provvedimento per fare cassa, ma un’iniziativa coerente con le indicazioni dei referendum in cui si chiedeva di rendere più severo Ecopass e la risposta a una promessa fatta in campagna elettorale: rendere la città  più vivibile». Per farlo, sottolinea la giunta, si interverrà  non solo sul pedaggio – le auto soggette a pagamento passeranno dal 14 per cento al 90 – , ma anche sul potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione delle isole pedonali, l’aumento delle corsie preferenziali e sulla creazione di nuove piste ciclabili. Interventi che sfrutteranno i proventi dell’Area C, stimati in 31-34 milioni di euro l’anno, circa il 300 per cento in più di quello che oggi incassa Ecopass.
Alla definizione del provvedimento, che sarà  avviato in via sperimentale il 16 gennaio, hanno lavorato per settimane l’assessore alla Mobilità  Pierfrancesco Maran e il collega alle Attività  produttive Franco D’Alfonso, incontrando 77 categorie interessate – dal consiglio di zona ai sindacati – prima di tirare le somme. Una sintesi a cui si è arrivati con difficoltà : il duro braccio di ferro fra i due assessori sul nodo delle agevolazioni a commercianti e artigiani si è sciolto solo ieri in giunta. A trovare la mediazione è stato il sindaco Pisapia con la proposta di offrire uno sconto ai commercianti, ma solo per sei mesi. I mezzi di servizio (furgoni merci, veicoli di artigiani e spedizionieri) potranno scegliere se pagare 5 euro come gli altri ma avere diritto a due ore di sosta in centro gratis (pari a 4 euro), oppure spendere 3 euro ma senza sosta.


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