by Sergio Segio | 21 Novembre 2011 17:27
Secondo un esperto citato da Dagens Nyheter, la crisi economica ha reso ancora più difficile l’armonizzazione: alcuni paesi adottano una politica più “aperta” temendo di essere obbligati a ricevere un numero ancora più elevato di domande, mentre altri (come la Grecia) hanno semplicemente rifiutato di accogliere nuove richieste d’asilo. Altri paesi ancora, come Finlandia e Paesi Bassi, subiscono l’influenza dei partiti populisti di destra. Il commissario punta il dito contro la Grecia, attraverso la quale 80mila persone sono entrate nell’Ue negli ultimi due anni e dove “le condizioni di accoglienza sono al di sotto dell’umanamente accettabile”. Un lungo reportage di Dagens Nyheter[1] sul centro di accoglienza di Tychero, alla frontiera con la Turchia, conferma le accuse del commissario.
Per ripartire meglio il carico dell’accoglienza dei rifugiati, Malmstrà¶m vorrebbe che i paesi più sollecitati fossero aiutati dagli altri. Le sue proposte saranno discusse il 13 dicembre in occasione del Consiglio dei ministri dell’Ue.
Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/11/immigrazione-leuropa-in-crisi-chiude-le-porte/
Copyright ©2024 Diritti Globali unless otherwise noted.