Giornata dell’infanzia: “Il nuovo Governo non dimentichi i minori, già  pagano la crisi”

by Sergio Segio | 20 Novembre 2011 18:07

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Le condizioni di vita dei minori nel mondo sono oggi ancor più minacciate – evidenzia il Rapporto 2011 sulla condizione dell’infanzia nel mondo[1], pubblicato lo scorso febbraio – dagli effetti dei cambiamenti climatici, dalla rapida urbanizzazione e, soprattutto dalla recessione economica e dall’aumento della disoccupazione. Degli 1,2 miliardi di adolescenti nel mondo nove su dieci vivono nei Paesi in via di sviluppo dove a milioni di persone sono negati i diritti fondamentali alla tutela un’istruzione di qualità , assistenza sanitaria, e sono esposti ad abusi e sfruttamento” – segnala l’UNICEF.

Ma anche “in Italia sono i minori a pagare il prezzo più alto della crisi” –afferma Save the Children[2] nell’evidenziare che nel nostro paese su oltre 10 milioni di minori circa 1,9 milioni (uno su cinque) vivono in povertà  relativa, cioè vivono in famiglie che hanno una capacità  di spesa per consumi sotto la media e ben 653mila in condizione di povertà  assoluta e di deprivazione materiale, cioè sono privi dei beni essenziali per il conseguimento di uno standard di vita minimamente accettabile. “Dal 2008 ad oggi sono proprio le famiglie con minori ad aver pagato anche in Italia il prezzo più alto della recessione mondiale: negli ultimi anni la percentuale delle famiglie a basso reddito con un minore è aumentata dell’1,8%, e tre volte tanto (5,7%) quella di chi ha due o più figli” – evidenzia Save the Children.

“Quello che registriamo è soprattutto una rimozione della questione infanzia e adolescenza in Italia” – denuncia Valerio Neri, direttore Generale Save the Children Italia. “Lo dimostra il fatto che non vi è alcun provvedimento organico in atto per fare fronte alla questione della povertà  minorile, per combattere la dispersione scolastica, per un intervento forte a favore dei minori che crescono al Sud, per costruire una rete nazionale di servizi per la prima infanzia”. Neri riconosce che il Governo Berlusconi ha varato nel 2010 un nuovo Piano per l’infanzia “ma è solo sulla carta, privo com’è di risorse finanziarie, di obiettivi di avanzamento e di sistemi di monitoraggio”.

Per questo le Associazioni e le Organizzazioni del Coordinamento Pidida impegnate nella tutela dell’infanzia hanno espresso “l’auspicio che il nuovo Governo possa porre al centro della propria agenda politica anche il presente e il futuro dell’infanzia e dell’adolescenza”. “Chi vive e opera quotidianamente con e per i bambini e gli adolescenti – scrivono le associazioni[3] – ha potuto constatare come i recenti drastici tagli alle risorse[4], direttamente o indirettamente, hanno avuto un impatto sulla loro vita, con effetti negativi sulla possibilità  di veder attuati i loro diritti”.

Le associazioni chiedono al nuovo Governo “l’adozione di misure urgenti, ma non emergenziali, a partire dall’attuazione di quanto già  previsto dal Piano nazionale infanzia, dalla nomina del Garante nazionale per l’infanzia e dalla definizione, in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, di livelli essenziali – concretamente esigibili – per l’esercizio dei diritti sociali e civili secondo quanto previsto dall’art. 117 della Costituzione italiana, al fine di contribuire significativamente al miglioramento del quadro di riferimento al quale i bambini e gli adolescenti possono e hanno diritto di fare affidamento”.

“Ci rivolgiamo alla società  civile italiana perché si faccia portatrice della richiesta di una inclusione giuridica e sociale degli stranieri che si trovano in Italia e soprattutto di favorire l’uguaglianza di tutti i bambini e gli adolescenti che vivono, studiano e crescono nel nostro Paese” – ha affermato Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia, presentando la campagna “Io come Tu – Mai nemici per la pelle[5]”, per l’integrazione dei minori stranieri nel nostro Paese. “In Italia circa un milione di stranieri residenti sono minorenni, mentre i bambini nati da genitori stranieri sono al di sotto delle 80mila unità . Questi bambini potrebbero correre il rischio di non sentirsi accettati perché considerati come diversi”.

Proprio per adeguare la legislazione italiana alle mutate condizioni del paese è stata lanciata nei mesi scorsi da un ampio cartello di associazioni la campagna “L’Italia sono anch’io[6]” sul tema dei diritti di cittadinanza e del diritto di voto alle elezioni amministrative per i cittadini di origine straniera. Da ieri in numerose città  italiane è in corso la seconda giornata nazionale di raccolte firme a sostegno di due progetti di legge di iniziativa popolare[7] che entro febbraio dovranno raccogliere le 50mila firme necessari per presentare i due disegni di legge. Oggi in Italia vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera, di cui molti di loro sono bambini e ragazzi nati o cresciuti nel nostro paese, che tuttavia solo al compimento del diciottesimo anno di età  si vedono riconosciuta la possibilità  di ottenere la cittadinanza, iniziando nella maggior parte dei casi un lungo percorso burocratico.

Una condizione alquanto difficile quella dei figli di immigrati in Italia, sulla quale fa luce un’indagine diffusa ieri da Unicef Italia[8] che riporta come uno su cinque degli adolescenti di origine straniera denuncia di aver subito atti di razzismo, soprattutto a scuola. Il 54% degli intervistati afferma di essere stato presente a fenomeni razzisti e il 22% di essere stato personalmente oggetto di manifestazioni discriminatorie. “Il razzismo è dunque vivo e ben presente nella vita quotidiana dei ragazzi, specie di origine straniera” – sottolinea l’Unicef[9]. “Per tutti gli adolescenti, sia italiani che di origine straniera, il razzismo non è espresso solamente attraverso manifestazioni violente ma in primis tramite rifiuto o emarginazione”. [GB]

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Endnotes:
  1. Rapporto 2011 sulla condizione dell’infanzia nel mondo: http://www.unicef.org/sowc2011/index.php
  2. afferma Save the Children: http://www.savethechildren.it/IT/Tool/Press/Single?id_press=413&year=2011
  3. scrivono le associazioni: http://www.unicef.it/doc/3331/nuovo-governo-diritti-bambini.htm
  4. i recenti drastici tagli alle risorse: http://www.unimondo.org/Notizie/Manovra-impatto-devastante-sulla-cooperazione-internazionale-e-sull-assistenza-in-Italia
  5. Io come Tu – Mai nemici per la pelle: http://www.unicef.it/iocometu
  6. L’Italia sono anch’io: http://www.litaliasonoanchio.it/
  7. due progetti di legge di iniziativa popolare: http://www.unimondo.org/Notizie/Italia-10mila-firme-nel-primo-mese-per-le-proposte-di-legge-sulla-cittadinanza
  8. indagine diffusa ieri da Unicef Italia: http://www.unicef.it/doc/3267/pubblicazioni/indagine-razzismo-adolescenti.htm
  9. sottolinea l’Unicef: http://www.unicef.it/doc/3339/razzismo-il-punto-di-vista-degli-adolescenti-italiani-e-di-origine-straniera.htm

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/11/giornata-dellinfanzia-il-nuovo-governo-non-dimentichi-i-minori-gia-pagano-la-crisi/