Finmeccanica, arriva la resa dei conti indagati altri cinque manager Enav

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ROMA – In Finmeccanica arriva la resa dei conti. Qualcuno lascia, autosospendendosi dall’incarico (Lorenzo Borgogni, direttore delle relazioni esterne). Mentre i destini di Pierfrancesco Guarguaglini, il presidente della holding indagato per frode, e di sua moglie Marina Grossi (accusata di frode e corruzione), ad della controllata “Selex Sistemi Integrati”, la società  al centro dello tsunami giudiziario, sembrano ormai appesi a un filo sottilissimo. Si decideranno nelle prossime ore, in due consigli di amministrazione convocati d’urgenza ieri sera di fronte allo spettro di un nuovo tracollo del titolo in borsa alla riapertura odierna dei mercati. Del resto, le ruote dell’inchiesta del pm Paolo Ielo sul Sistema Enav, su un network che intreccia corruzione dei manager pubblici e finanziamento illecito della Politica, si sono messe a girare veloci.
In una settimana che vedrà  gli interrogatori di chi è stato arrestato sabato (l’ad di Enav Pugliesi, il manager di “Selex” Manlio Fiore, l’imprenditore Iannilli), e promette la discovery di nuovo corrosivo materiale istruttorio in vista del Riesame, la lista degli indagati si allunga di altri cinque nomi di ex e attuali dirigenti di Enav: Gianpaolo Pinna, responsabile dell’audit ed ex ufficiale della Finanza, accusato di favoreggiamento; Antonino Vecchio Domanti, ex responsabile della Finanza; Raffaello Rizzo, ex responsabile delle opere civili; Fabio Milioni, responsabile del programma di wind-shear per l’aeroporto di Palermo; Antonio Serafini, responsabile dell’area amministrativa. Questi ultimi quattro, tutti accusati di corruzione sulla base delle dichiarazioni dell’imprenditore Tommaso Di Lernia, l’uomo dei fondi neri («Consegnai complessivamente 500 mila euro a Domanti; 300 mila a Rizzo; 100 mila a Milioni. A quest’ultimo in una borsa di pelle nera, a Roma, nel parcheggio del ristorante “La Giocca”, sulla via Salaria, alla presenza di Marco Iannilli»). E tutto questo mentre le perquisizioni disposte sabato avrebbero acquisito materiale che fonti investigative definiscono «interessante». Due cartelle di documenti intestati a “Optimatica” (società  appaltante di Enav nell’orbita dell’ex ministro Matteoli) e agli appalti per le opere civili dell’aeroporto di Palermo, nascosti nel garage di Milioni.
Ieri sera, l’ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, ha chiosato le dimissioni di Borgogni, come una scelta «opportuna». Che anticipa solo di qualche ora le drammatiche riunioni dei consigli di amministrazione straordinari di “Selex Sistemi integrati” e della holding. Il primo (Selex) è fissato per stamani è ha all’ordine del giorno, «le necessarie determinazioni nell’interesse della Società  e dei suoi dipendenti, clienti e fornitori». Di quello di Finmeccanica ha chiesto l’immediata convocazione lo stesso Guarguaglini, «nei più brevi tempi compatibili», come informa un comunicato di piazza Montegrappa. Intanto, in Parlamento, il Pd, attraverso Francesco Boccia, chiede al Governo e al Parlamento misure urgenti quali «l’immediato azzeramento dei cda di tutte le società  pubbliche». Una «priorità », anche per Antonio Di Pietro. «Perché – dice – o scompare la corruzione o l’economia italiana».


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