Fiat, parte la Panda a Pomigliano fumata nera su Termini Imerese

by Sergio Segio | 24 Novembre 2011 8:10

Loading

TORINO – Parte la Panda a Pomigliano, chiude la Y a Termini Imerese. Giornata a due facce oggi per la Fiat con cerimonie contrapposte nei due stabilimenti del Sud. Il primo che spera in un rilancio con l’arrivo dalla Polonia della produzione dell’utilitaria. Il secondo deve aggrapparsi alle promesse di un assemblatore di auto, la Dr dell’imprenditore molisano Di Risio, che rileverà  lo stabilimento dal prossimo anno quando la Fiat abbandonerà  la Sicilia. La produzione della nuova Y andrà  infatti in Polonia a parziale compensazione della perdita della Panda. A Pomigliano a inaugurare le linee ci saranno i vertici locali del gruppo torinese mentre ad assistere alla chiusura della produzione di Termini ci saranno i leader nazionali dei sindacati. Sul futuro dello stabilimento siciliano pende anche l’incognita degli incentivi aziendali verso la pensione. Ieri l’incontro sull’argomento al ministero dello Sviluppo ha dato esito negativo. I sindacati accusano la Fiat di essere ambigua sulla cifra che sarebbe disposta a spendere, il Lingotto lascia capire di avere risorse limitate. Un nuovo incontro sul futuro di Termini Imerese è stato previsto per mercoledì 30 novembre.
Azienda e organizzazioni dei lavoratori si incontreranno martedì a Torino in quello che si annuncia come il vertice della verità  per il braccio di ferro tra Marchionne e la Fiom. Ieri mattina anche l’organizzazione di Landini (come avevano fatto due giorni fa gli altri sindacati) ha chiesto al Lingotto un incontro urgente pur anticipando «fin d’ora il dissenso rispetto all’iniziativa di disdire il contratto dei metalmeccanici». All’incontro di martedì le parti dovrebbero riscrivere un contratto del gruppo Fiat che nelle intenzioni di Marchionne ricalcherà  i principi di quello di Pomigliano. Se la Fiom non lo firmerà , a partire dal primo gennaio sarà  fuori da tutti gli stabilimenti del gruppo. Contro la disdetta dei contratti nazionali e aziendali hanno scioperato ieri, su iniziativa della Fiom, i dipendenti della Cnh di San Mauro torinese. Secondo il sindacato l’adesione ha superato il 50 per cento mentre secondo l’azienda non è andata oltre il 6. Situazione paradossale alla ex Bertone, lo stabilimento dell’area torinese dove la Fiat costruirà  un modello Maserati. Qui la Fiom ha deciso di sottoporre al voto dei dipendenti i nomi dei suoi rappresentanti nel consiglio di fabbrica che scadrà  comunque a fine dicembre. Dopo quella data i metalmeccanici della Cgil, pur avendo 700 iscritti su 1.000 tute blu, non avranno delegati nello stabilimento. Avranno invece due delegati a testa gli altri sindacati, compresa l’Ugl che conta 38 iscritti in fabbrica.

Post Views: 178

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/11/fiat-parte-la-panda-a-pomigliano-fumata-nera-su-termini-imerese/