Bambini, felicità  low cost

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Riscoprono il Lego e affollano gli oratori, ricevono doni, ma con moderazione, hanno paghette dimezzate, astucci riciclati, zaini dell’anno prima, vestono la moda low cost, ma hanno ottimi computer e buone scarpe. Fino a ieri l’austerity li aveva soltanto lambiti, come se la parola d’ordine fosse “nulla è cambiato”, il loro benessere prima di tutto, a costo di salti mortali, stessi giochi, stesse feste, stessi regali. Ma negli ultimi mesi qualcosa, anzi molto è mutato per i “bambini della crisi”, i figli del nuovo millennio, classe 2002, 2003, 2005, la generazione dei figli unici, cresciuti in stanze stracolme di giochi e con le giornate scandite al minuto, mai così ricchi in realtà  almeno in termini di “cose”. Gli indicatori dicono infatti che è ormai impossibile per le famiglie non toccare anche il mondo dei più piccoli, ma è dura, e così più che tagliare si seleziona e ci si ingegna: questo sì, questo no, lo sport sì, ma che sia a buon prezzo, il diario è nuovo, ok, non c’è scelta, la felpa no, va bene quella usata, la torta di compleanno è fatta in casa, i libri si prendono in biblioteca, e invece di andare alla ludoteca ci si vede all’oratorio. Un milione e mezzo di bambini e ragazzi frequenta oggi i seimila oratori italiani, un boom di presenze mai visto, ci sono le altalene, il ping pong, il bigliardino, non si paga nulla e nessuno ti chiede se credi in Dio…
C’è chi la chiama sobrietà , chi nuova frugalità , chi dice anzi che nel “togliere” ci siano autentici germogli di felicità , nell’universo junior tutto “sembra” come prima, ma i numeri dimostrano che dietro ogni acquisto c’è una scelta ponderata mille volte. Scendono i consumi di abbigliamento (meno 1,7%) ma non quelli per i neonati, si diradano le baby sitter ma si riempiono i centri sportivi comunali e si svuotano le palestre troppo care. E alla fine ciò che vince è il “bene rifugio”, come i mattoncini di Lego, in cima alla classifica dei giocattoli, 14,5% in più nell’ultimo anno, insieme alle bambole (più 0,1%), la tecnologia (il 58% dei bambini tra i 6 e i 10 anni possiede un pc).


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