by Sergio Segio | 4 Ottobre 2011 17:26
Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha sottolineato nel suo messaggio (in .pdf[1]) per la Giornata che “il nesso tra urbanizzazione e il cambiamento climatico è reale e potenzialmente letale”. “L’innalzamento del livello dei mari è uno dei principali effetti dei cambiamenti climatici e una preoccupazione urgente. Sessanta milioni di persone vivono in città ad un metro sul livello del mare. Entro la fine del secolo, questo numero salirà a 130 milioni. Grandi città costiere – come Il Cairo, New York, Karachi, Calcutta, Belem, New Orleans, Shanghai, Tokyo, Lagos, Miami e Amsterdam – potrebbeto dover affrontare gravi minacce per mareggiate” – spiega il Segretario Generale delle Nazioni Unite.
“Le città sono centri di industrializzazione e fonti di emissioni, ma sono anche la sede di soluzioni. Sempre più municipalità stanno sfruttando l’energia eolica, solare e geotermica, contribuendo alla ‘crescita verde’ e a migliorare la protezione dell’ambiente” – evidenzia Ban Ki-moon richiamando la necessità di “costruire su questi avanzamenti”. “La Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si terrà a Durban il prossimo dicembre (UNFCCC)[2] dovrà compiere progressi decisivi. E il tema dell’urbanizzazione sarà posto all’ordine del giorno di Rio+20[3], la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà l’anno prossimo” – conclude Ban Ki-moon.
Intanto, le associazioni aderenti alla Campagna mondiale per il diritto alla casa e alla terra[4] hanno promosso da metà settembre a fine ottobre numerose mobilitazioni per chiedere, tra l’altro, la cessazione immediata degli sfratti, degli sgomberi, dell’accaparramento delle terre e la fine della persecuzione e delle intimidazione degli attivisti in diverse parti del mondo. “In tutti i continenti, le comunità locali subiscono violazioni concrete del diritto alla casa e alla terra, perciò dobbiamo unire le nostre forze in modo solidale, attivando dei partenariati e delle alleanze con altri soggetti e parlando con una sola voce a livello globale” – sottolinea l’appello lanciato lo scorso agosto. In occasione del World Habitat Day, le associazioni hanno rilanciato la “Campagna mondiale 2011: Resistenze e Alternative per il Diritto ad Abitare[5]”.
Oltre un miliardo di persone vive oggi in quartieri degradati e negli slums delle città [6] e le cifre riguardo alla povertà urbana aumentano giorno dopo giorno, particolarmente nei Paesi in via di sviluppo. In questi contesti milioni di persone non hanno una casa e vivono in ripari di fortuna: i più fortunati vivono in baracche senza servizi basilari tra cui acqua pulita, elettricità e servizi igienici. “E tutto questo nonostante il diritto all’alloggio sia garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (art.11) e da altri Trattati internazionali e regionali che i governi, anche quelli che li hanno firmati, non rispettano” – sottolinea Amnesty International[7].
Proprio per ribadire che l’alloggio è un diritto umano e per chiedere il rispetto dei diritti di chi vive negli slum, nei campi alle periferie delle città o in baracche sotto un ponte, Amnesty International ha promosso la campagna internazionale “Io pretendo dignità [8]”. Nel corso degli anni Amnesty International ha documentato casi di sgomberi forzati in Angola, Ciad[9], Egitto, Ghana, Guinea Equatoriale, Kenya[10], Nigeria[11], Sudan, Swaziland e Zimbabwe: l’associazione sta continuando la mobilitazione online particolarmente contro gli sgomberi forzati che violano il diritto all’alloggio, dall’Italia[12]alla Serbia[13] e per sollecitare il Kenya[14]affinché realizzi un piano per la costruzione di servizi e impianti igienico-sanitari negli insediamenti abitativi precari, dove la salute e la sicurezza delle persone è in pericolo.
La Sezione Italiana di Amnesty International [15]e la Facoltà di Architettura di Roma Tre in collaborazione con l’International Alliance of Inhabitants[16] (IAI) in occasione del World Habitat Day promuovono oggi, martedì 4 ottobre il convegno “Casa, dolce casa…[17]” presso l’Aula Urbano VIII della Facoltà di Architettura Roma Tre. [GB]
Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/10/world-habitat-day-lalloggio-e-un-diritto-umano/
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