“Politici come francescani” a Todi l’offensiva dei cattolici punta tutto sui nuovi moderati

by Sergio Segio | 13 Ottobre 2011 7:41

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ROMA – Il quotidiano Avvenire definisce i contorni del nuovo soggetto cattolico, frutto della crisi totale della politica. È un passaggio che fa una certa chiarezza alla vigilia del seminario di Todi (lunedì) convocato dal forum delle associazioni cattoliche, nucleo di una nuova unità  dei cattolici davanti ai problemi della società . Il direttore del quotidiano dei vescovi Marco Tarquinio boccia Pdl e Pd e individua le poche novità  della politica fuori dai blocchi contrapposti: «Terzo polo, la vecchia-nuova sinistra di Sel, i movimenti antipolitici dei grillini e le forze associative cattoliche e non solo». La sua è una risposta nella rubrica della lettere al deputato del Pd Giorgio Merlo. Merlo prova a difendere le buone ragioni democratiche per intercettare il malcontento dei credenti verso la classe dirigente. Ma la risposta di Tarquinio è un boomerang per il malcapitato Merlo: «Lei la chiama marginalità  quella dei cattolici nel centrosinistra, io l’ho chiamata insignificanza».
Sul Pdl e su Berlusconi si sono già  abbattuti con nettezza gli strali del presidente della Cei Angelo Bagnasco. Una scomunica clamorosa quanto attesa, quasi ineluttabile. Ma non è dall’altra parte che lo scontento della Chiesa sembra rivolgersi. È evidente che un segnale le gerarchie se lo aspettano dal fronte moderato per quella che tutti vedono come una riedizione della Balena bianca con i protagonisti che respingono sdegnati il riferimento al passato. «Niente nostalgie», scrive Tarquinio. «Semmai noi cerchiamo una via d’uscita dalla Seconda repubblica, non la porta per tornare alla Prima», spiega Natale Forlani, che del Forum è portavoce, animatore e del seminario di Todi è il principale organizzatore.
Quell’appuntamento sarà  aperto da Bagnasco in persona con una prolusione che molti prevedono «impegnativa» sul piano delle scelte future. «Il cardinale ha accettato il nostro invito e ne siamo lietissimi. Ma l’obiettivo è sollecitare i laici a darsi da fare». Il titolo del meeting è la “La buona politica per il bene comune. I cattolici protagonisti della politica italiana». Gli ospiti sono i leader delle associazione che hanno formato il Forum: Acli, Movimento cristiano lavoratori, Compagnia delle Opere, Cisl, Concooperative, Coldiretti, Confartigianato. Come si vede c’è la spina dorsale sociale ed economica che ha sostenuto per 50 anni la Democrazia cristiana. Tra i relatori l’amministratore delegato di IntesaSanPaolo Corrado Passera, il Rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi, il sociologo Giuseppe De Rita, l’economista Stefano Zamagni e il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Presente anche monsignor Paglia, che celebrerà  la messa. In sala ci sarà  Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio su cui sono puntati i riflettori per una futuribile leadership di questa ritrovata unità  dei cattolici. Ma Forlani smentisce: «Non pensiamo ad alcuna gerarchia leaderistica. Siamo ai primi passi di un percorso, creiamo un pensatoio. Ma la grande novità  è essere riusciti mettere insieme associazioni che negli ultimi anni si sono mosse in ordine sparso». Il giudizio sull’attuale classe dirigente è pessimo, praticamente demolitorio. «Il rinnovamento della politica è necessario. Quale degli attori in campo oggi è in grado di raccogliere i 500 miliardi che servono per uscire dalla crisi?». Nessuno, è la risposta del portavoce del Forum. Forlani pensa a una catarsi assoluta, «al ritorno a una politica del dovere». Che è ben sintetizzata in un’immagine lontana dall’esperienza del quindicennio appena trascorso. «In un nuovo modello di sviluppo – dice il leader delle associazioni – i politici devono essere dei francescani, devono dare l’esempio. Penso ad Alcide De Gasperi, che si rivoltava il cappotto logoro quando partecipava ai vertici internazionali».

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